Dopo i primi due attrezzi l’Italia junior occupa la nona posizione nella classifica per Nazioni con 46.225. Un risultato positivo considerata la sostituzione in extremis di Andreaa Stefanescu con Alessia Marchetto. La ginnasta romena, che ha ottenuto la cittadinanza italiana da pochissimi giorni, ha scoperto pochi minuti prima della gara di non poter scendere in pedana per un cavillo burocratico. A questo punto il tecnico della nazionale Maura Rota è dovuta correre ai ripari coinvolgendo la ginnasta della Virtus Gallarate, che si è fatta trovare pronta, nonostante la sua uscita alla palla fosse in programma domani. Il 22.125 di Alessia, con un esercizio che non provava da 15 giorni, consente all’Italia di essere ancora in corsa per una posizione di prestigio. “Paura, macché! – dice, in verità, tremando come una foglia la piccola Marchetto, mentre intorno le facevano le feste Romina Laurito, Marisa Verotta e Sara Colombo - Sono stata contenta di questa ulteriore possibilità, qui ci sono tanti miei amici che mi hanno sostenuta. Mi dispiace per Andreaa, ma anche lei mi ha incoraggiata e prima di entrare mi ha detto: forza Ale!, in bocca al lupo. Sono soddisfatta, ho retto la pedana, i giri sono andati bene anche se un paio di salti non sono ancora a posto. Certo per una che non aveva neppure il body dietro (sono corse a prenderlo in albergo le allenatrici, ndr.) non è male. Per fortuna avevamo la musica. Ora devo pensare alla palla, ma intanto possiamo dire che ho rotto il ghiaccio”. Bravissima, però, anche Camilla Bini che con una prova da veterana bagna il suo esordio europeo con un 24.100 al cerchio ottenendo l’accesso alla finale di specialità di sabato.