La squadra azzurra di ginnastica ritmica vince l’oro alle 5 funi e l’argento, dietro la Russia, ai cerchi e clavette. In un Palasport Olimpico di Torino gremito in ogni ordine di posti, davanti ad 8.000 tifosi con bandiere tricolori e striscioni, alla presenza del Sindaco Chiamparino, del Segretario Generale del Coni Raffaele Pagnozzi, del Presidente della Federazione Internazionale di Ginnastica Bruno Grandi e del Presidente della Federazione Ginnastica d’Italia Riccardo Agabio, le farfalle tricolori, il gruppo di Emanuela Maccarani, Eva D’Amore, Valentina Rovetta e Nathalie Van Cauwenberghe, diretto dalla DTN Marina Piazza, ha conquistato la medaglia numero 41 dal 2003 ad oggi. Un trionfo, iniziato, stamani, con il bronzo al nastro della junior Federica Febbo e concluso con la ola dei tantissimi appassionati di ginnastica. “Che emozione – aveva dichiarato la piccola di Chieti dopo aver vinto una medaglia che mancava al settore giovanile dall’Europeo del 1993 (bronzo alle clavette di Katia Pietrosanti) – Non riuscivo neppure a sentire il mio nome pronunciato dallo speaker. Dedico questo terzo posto a Germana Germani, la mia allenatrice, a Maura Rota, la responsabile della nazionale junior, a Milena la coreografa, a Nina Palasheva e ad Anna Mazziotti dell’Armonia d’Abruzzo. Prima di entrare in pedana mi sono accorta di una scarpetta rotta, allora ho fatto una corsa fino al secondo piano del palazzetto, facendo i gradini due alla volta, rischiando pure di farmi male, ma così ho scaricato tutta la tensione. Mi sembrava di essere Cenerentola al ballo del Principe. La russa Dmitrieva era davvero irraggiungibile, però la Staniouta ha dovuto faticare per battermi”. Ma a vincere è stato tutto il gruppo juniores che si è stretto intorno alle tre finaliste di oggi, la Febbo, Camilla Bini e Alessia Marchetto. “Compatte!, questa è stata la parola d’ordine da due settimane a questa parte – racconta Maura Rota – Che dire di Federica? Lei è molto accattivante. Con la sua espressività ha sedotto la gente e la giuria. Con tante bandiere tricolori e i nostri fan si è gasata e si è presa quello che già in qualifica aveva dimostrato di meritare”. Sulla stessa lunghezza d’onda Lorella Saccuman, Responsabile del Settore Giovanile: “ Ha vinto il gruppo, perché anche nelle emergenze c’è stato un lavoro di squadra, mettendo da parte i problemi personali per il bene comune”. La Germani è divisa tra la gioia per la Febbo e quella per la Fabrizia D’Ottavio, che ha scoperto e allenato prima di consegnarla alla Maccarani. Quest’ultima esausta e soddisfatta confessa di essere già con la testa a Pechino: “Si, io sono già lì. La strada sarà in salita, date retta a me. Però sono contenta di oggi, per le ragazze, per il Coni, per la Federazione, e per i nostri tifosi. Questo spettacolo, questa cornice di pubblico fa bene al nostro sport. Chi dice che la ritmica sia una disciplina d’elite è servito. Le ragazze sono entrate alla fune come terze, erano un po’ accigliate ma poi hanno volato come sempre. Abbiamo fatto bene come giovedì, non ci siamo poste il problema di dover dimostrare il nostro valore, dopo il bronzo nel Generale, non abbiamo pensato alla medaglia ma ad esaltare i nostri meravigliosi tifosi. E poi è la prima volta che vinciamo in una volta sola l’oro, l’argento ed il bronzo!”. Intanto le lacrime della D’ Ottavio parlano da sole. Daniela Masseroni dedica questo successo alle compagne, alle allenatrici, alla sorella Laura e a tutti coloro che per mesi e mesi le hanno aiutate e sostenute nei collegiali di Desio e Follonica. La Santoni conferma: “Questo è tutto per noi. Per lo staff al completo, nessuno escluso. Siamo super felici. Vorremo avere un seguito del genere in ogni gara. Li abbiamo ripagati con due esecuzioni perfette e in verità speravamo anche nell’oro ai cerchi e clavette”. “Ho pianto – aggiunge la Falca – vedere un palazzetto che fa la ola per noi è una cosa pazzesca. Peccato che in Italia i media non ci seguano abbastanza per regalare a tutti certe emozioni. Molti neppure ci conoscono e non sanno cosa si perdono. Ma non è bello vedere anche noi oltre a quelli che corrono dietro ad un pallone?”. Il riferimento al calcio di Marinella scatena gli animi delle ginnaste e per tutte parla la Blanchi: “Passiamo il testimone agli azzurri. Forza Cannavaro, dai Toni. Noi abbiamo iniziato a vincere, ora tocca a loro tenere alto l’onore italiano. Sarebbe bello festeggiare tutti insieme, a luglio, prima di ripartire, noi, per una nuova avventura, dall’altra parte del mondo”. Esulta, infine, l'Aeronautica Militare, presente a Torino con il maggiore Alessandro Loiudice e il picchetto d'onore che ha effettuato l'alza bandiera. Le farfalle azzurre fanno parte del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle e volano, con le stellette, tra le stelle della ritmica.

FINALE 5 FUNI
1.Italia 17.475
2.Bielorussia 17.275
3.Bulgaria 17.250
4.Spagna 16.675
5.Israele 16.650
6.Azerbaijan 16.625
7.Russia 16.425
8.Ucraina 16.000

FINALE CERCHI E CLAVETTE
1.Russia 17.725
2.Italia 17.675
3.Bielorussia 16.875
4.Spagna 16.875
5.Bulgaria 16.850
6.Israele 16.850
7.Ucraina 16.575
8.Azerbaijan 15.925

ALBO D’ORO DELLA SQUADRA DI GINNASTICA RITMICA

ORO
1975 Madrid – Mondiali (concorso generale)
2005 Baku – Mondiali (3cerchi e 2clavette)
2008 Torino - Europei (5 funi)

ARGENTO
1992 Bruxelles – Mondiali (6 nastri)
2004 Atene – Giochi Olimpici
2005 Baku – Mondiali (completo)
2005 Baku – Mondiali (5 nastri)
2006 Mosca – Europei (completo)
2006 Mosca – Europei (3cerchi/4clavette)
2007 Patrasso - Mondiali (completo)
2007 Patrasso - Mondiali (3cerchi/4clavette)
2007 Patrasso - Mondiali (5 funi)
2007 Pechino – Preolimpica (completo)
2008 Torino - Europei (3cerchi/4clavette)

BRONZO
1971 L’Avana – Mondiali
1988 Helsinki – Europei (3 cerchi e 3 nastri)
1990 Goteborg – Europei (12 clavette)
1992 Bruxelles – Mondiali (3 funi e 3 palle)
2003 Riesa – Europei (concorso generale)
2003 Riesa – Europei (2 palle e 3 cerchi)
2006 Mosca – Europei (5 nastri)
2006 Miè – Finale di World Cup (5 nastri)
2008 Torino - Europei (concorso generale)