Alla fine Federica Macrì ce l’ha fatta e domani salirà la scaletta del CA940 dell’Air China, insieme alle compagne della Nazionale femminile! Il 9 febbraio scorso, durante l’esercizio al corpo libero, nella prima prova del campionato di Serie A, la giuliana aveva subito il distacco del tendine d’Achille del piede sinistro. A Pavia sembravano tramontate le sue speranze di partecipare alla XXIX edizione dei Giochi Olimpici. Eppure Federica aveva dato un grande contributo alla squadra azzurra, ai Mondiali di Stoccarda, per staccare il biglietto a cinque cerchi. L’Italia, in Germania, ottenne uno storico 4° posto e la Macrì coronò la sua personale partecipazione con la 19ª piazza nel Concorso generale. L’intervento del prof. Francesco Benazzo presso la clinica ortopedica da lui diretta della Fondazione IRCCS - Policlinico S. Matteo di Pavia, uno specialista nel rimettere in piedi anche noti calciatori, aveva lasciato qualche possibilità di vedere il pilastro dell’Artistica ’81 in Cina. Dipendeva tutto da lei, visto che i tempi potevano esserci, ma nel nostro sport spesso l’aspetto psicologico prevale su quello prettamente tecnico. Il DTN Enrico Casella ed il suo staff hanno atteso fino all’ultimo test per prendere una decisione. L’esigenza di consegnare al Coni una lista per la Giunta di mercoledì aveva precauzionalmente spinto la Federazione ad indicare il nominativo di Sara Bradaschia, in ballottaggio con Lorena Coza nel ruolo di riserva. La verifica di oggi ha definitivamente convinto i tecnici italiani che si poteva rischiare, portando alle Olimpiadi un’atleta in grado di coprire tutti e quattro gli attrezzi. La scelta, infatti, è stata tanto meritocratica, quanto e soprattutto strategica. Una Federica Macrì in condizioni è sicuramente un valore aggiunto per un gruppo che punta alla finale a otto per Nazioni. Avevamo salutato il ritorno dell’atleta di Trieste in una competizione ufficiale il 5 luglio scorso. In occasione del triangolare di Roma con Romania e Brasile, Federica aveva riassaporato il gusto della gara, senza però forzare gli esercizi. Ora, da qui al 10 agosto, data delle qualificazioni olimpiche, la Macrì dovrà dimostrare di essere in grado di eseguire difficoltà di ben altro livello. Per precauzione Lorena e Sara continueranno ad allenarsi in Italia, seguite da tecnici federali, pronte a prendere, l’una o l’altra, un volo per Pechino in caso di bisogno. “Abbiamo sempre detto che questo gruppo aveva nove potenziali titolari – commenta Casella – Purtroppo ne possiamo portare soltanto sei e al momento questa è la formazione migliore. Nulla toglie però che fino all’ultimo istante, grazie alla collaborazione di Coni e FGI, valuteremo l’opportunità di una sostituzione. Il nostro obiettivo è entrare in finale e per raggiungerlo dobbiamo attaccare, non stare in difesa. Arrivare noni o dodicesimi, a questo punto, non farebbe alcuna differenza. Così abbiamo preferito una Macrì che, seppur non al 100%,, è in grado di regalarci qualche decimo in più, forse decisivo, rispetto a ginnaste più stabili ma potenzialmente meno competitive. E’ un azzardo, ma i Giochi valgono la candela!” E questa convocazione ripaga anche lo sforzo della Federazione, che ha sempre creduto nel recupero di Federica, accompagnandola nel percorso di riabilitazione e mettendole a disposizione tutti i mezzi necessari a ritrovare la forma. Ricordiamo, infine, che a Pechino 2008 andranno anche quattro nostri giudici internazionali, designati dalla FIG. Si tratta di Fulvio Traverso e Diego Lazzarich per l’Artistica maschile, Carmen Basla per quella femminile e Paola Berardino per la Ginnastica Ritmica.