L’acqua simbolo di vita e di rinascita; Amar Addadi, Presidente del CIJM, il Comitato Internazionale Giochi del Mediterraneo, è il primo fra gli idrofori che quest’acqua l’ha raccolta dalla Fontana delle 99 Cannelle a l’Aquila per farle attraversare l’Abruzzo fino a Pescara, dove, questa sera, arriverà allo Stadio Adriatico per la Cerimonia di Apertura della XVI edizione dei Giochi del Mediterraneo. “La Fontana è il simbolo dell’Aquila e attraverso questa manifestazione e questa Cerimonia – ha dichiarato il sindaco del capoluogo aquilano, Massimo Cialente  - il mondo potrà vedere la nostra bellezza”. Anche Mario Pescante, il Commissario straordinario dei Giochi, ha preso parte alla cerimonia che si è svolta a L’Aquila: “Perpetuiamo il desiderio di vivere e di rinascere con l’acqua che è sinonimo di vita e con una mamma simbolo della vita che deve continuare”. Romina Carrozzi con in braccio la sua  piccola Giorgia, la prima bimba nata a Paganica dopo il sisma, simbolo della vita che rinasce, ha raccolto l’acqua  della Fontana in una grande anfora detta Anfora Madre e l’ha poi distribuita in ampolle per far si che idrofori la portassero nelle cinque località simbolo della regione terremotata: Paganica, Onna, San Gregorio, Villa S.Angelo. Anfora e ampolla sono pezzi unici realizzati, per l’occasione, dai maestri artigiani di Castelli. La Cerimonia dell’Acqua era già stata acquisita dalle precedenti edizioni dei Giochi quale elemento protocollare; il Viaggio dell’Acqua, nel giorno precedente l’Apertura e la ritualità ad esso legati, sono la vera novità. L’acqua, diventa così per i Giochi del Mediterraneo ciò che il fuoco è da sempre per le Olimpiadi. Ieri pomeriggio alle 17 è partito questo emozionante viaggio dalla Fontana delle 99 Cannelle, il simbolo del Capoluogo abruzzese. L’acqua nell’Anfora Madre oggi arriva Pescara, dove verrà  mescolata nelle ampolle che verranno portate alla cerimonia  dai bambini rappresentati le Nazioni partecipanti, con quella del mare Mediterraneo. Il Viaggio e la Cerimonia dell’Acqua sono stati intesi come un segno di vita, di rinascita e di speranza per tutto il territorio. Un gesto che unisce i comuni più colpiti dal sisma con Pescara, lo Stadio Adriatico e tutto il Mediterraneo nel giorno in cui l’Abruzzo mostrerà al mondo la sua rinascita.


 

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