L’Aerobica italiana torna da Kaohsiung a mani vuote. Ed è una sorpresa, considerato il valore dei nostri ragazzi e le aspettative della partenza. A parte la coppia, dove non avevamo rappresentanti, gli azzurri sono riusciti a centrare tutte le finali, mancando però l’ultimo affondo, quello decisivo per le medaglie. Emanuele Pagliuca, con 20.025, prima stacca il sesto biglietto per la sfida individuale maschile e poi, con 20.100, resta al palo, mentre lo spagnolo Ivan Parejo (21.050) conquistava il gradino più alto del podio davanti a Morgan Jacquemin 20.900 e ad Alexander Kondratichev 20.600. E pensare che, sia il francese sia il russo, in qualifica avevano chiuso, rispettivamente, al 4° e 5° posto, quindi non molto distanti da Emanuele. Ci ha pensato una finale tirata e di altissimo livello a rimischiare completamente le carte, con il rumeno Mircea che sparigliava con un 5° posto dopo aver dominato nella fase di ammissione. All’alfiere della Gymnova Sporting di Latina, fresco del titolo italiano, non sono bastati, invece, 75 millesimi in più per schiodarsi dal 6° posto. Dopo che nella gara a due la Francia ha messo in fila Spagna e Cina, il giorno seguente, sull’isola di Formosa, l’Italia ripartiva con rinnovate ambizioni. Nell'individuale femminile Giulia Bianchi, qualificata con il 3° punteggio, scivola nel momento decisivo in 5ª posizione con 19.350. La vittoria va alla brasiliana Marcela Lopez (20.900), seguita a ruota dalla neozelandese Angela McMillan (20.600) e dalla cinese Jin Xuan Huang (20.150). Anche il trio azzurro, composto da Antonio Caforio Vito Iaia ed Emanuele Pagliuca, deve accontentarsi del 5° posto con 19.750. L’oro finisce in Romania (21.550), mentre il terzetto cinese con 21.300 riesce a difendere la piazza d’onore dall’assalto della Francia (20.800). Nella gara di gruppo, Giulia Bianchi, Arianna Ciucci, Ylenia Giugno, Manuela Mancini, Lisa Milani e Manuela Pugliese salutano il Cultural Center Jhihde Hall con 18.581 punti, buoni soltanto per un altro 6° posto. Trionfo della Cina (20.850), seguita da Romania (20.742) e Russia (20.000). “Forse ci si aspettava di più da questa trasferta asiatica – dichiara il consigliere federale Roberto Settimi, a capo della delegazione azzurra - ma tutti i ragazzi si sono espressi al massimo e il lotto dei partecipanti era il top mondiale in questo momento. Certo, una squadra come la nostra, abituata a portare sempre a casa medaglie, torna in Italia con l'amaro in bocca, ma pronta a rifarsi in occasione dei prossimi Campionati Europei”. Rispetto al 2005, quando ottenemmo a Duisburg, in Germania, un oro con Iaia, un argento con la Lecis e il bronzo della coppia, il piatto della missione a Taipei piange, eccome! Tuttavia, i ragazzi hanno lottato alla pari con i più forti interpreti del pianeta, in un contesto ambientale difficile, di fronte ad una Giuria che non ha fatto sconti. Le gare hanno dato indicazioni importanti, dalle quali la DTN Cristina Casentini saprà certamente trarre le giuste conclusioni in prospettiva del prossimo quadriennio. Intanto il medagliere generale di questi World Games vedono l’Italia al secondo posto con 41 podi (17 O, 11 A, 13 B), tra la Russia, davanti, nonostante le 47 medaglie totali, soltanto di un oro, e la Cina.

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http://results.worldgames2009.tw/en/Comp.mvc/DetailedSchedule/AE/25-07-2009