Al cospetto di 1.500 spettatori e del primo cittadino di Santa Marinella, Roberto Bacheca, l’Italdonne di Ginnastica Artistica, con 222.650 punti, si è aggiudicata al fotofinish il 2° Memorial Klimenko, davanti alla Russia (222.350), al Brasile (214.800) e al Olanda (208.800). Le azzurre partono bene. Al corpo libero, nella prima rotazione, Elisabetta Preziosa (13.55), Serena Licchetta (11.550), Carlotta Ferlito (13.80), Emily Armi (13.90) e Paola Galante (14.250) con il totale di 55.50 si incollano al Brasile, avanti di appena 5 centesimi dopo la prova al volteggio. Terza una giovane Russia, che, salvo una caduta della Belokobylskaya, supera con disinvoltura l’insidia della trave, raccogliendo 54.65 punti. Più fallosa l’Olanda, che alle parallele non va oltre un 52.40. Nel secondo giro le russe si prendono, in un colpo solo, la scena della pedana centrale e la testa della classifica provvisoria, con un perentorio 56.60 e il punteggio complessivo di 111.25. Nel confronto al corpo libero raccolgono oltre un punto più dell’Italia, che nel frattempo, però, ne trova altri 55 oltre il cavallo del volteggio, grazie al 13.85 della Armi e della Ferlito e al 13.65 della Licchetta e della Preziosa (resta fuori il 13.40 della Galante). Cambia la capolista ma non la sfidante: le nostre ginnaste inseguono con 110.50. Il Brasile perde tutto il suo vantaggio sugli staggi asimmetrici (52.40) e scivola al terzo posto con 107.95. Sempre più attardate le rappresentanti dei Paesi Bassi (103.30), che stentano anche alla trave (50.90), con diverse cadute. Nella terza rotazione, sotto gli occhi interessati del DTN Fulvio Vailati, entra in gioco anche Andrea Foti. Il suo 14.30 è il punteggio più alto delle azzurre alle parallele. La Licchetta, reduce da un grave infortunio ai Giochi del Mediterraneo, manca il Tarzan e si ferma a 12.80. La formula del 6-5-4, lo ricordiamo, prevede lo scarto dell’esecuzione peggiore e, pertanto, l’errore di Serena non incide affatto sul cammino della squadra. Il 55.05 finale è quindi la risultanza del 13.05 della Ferlito, del 13.55 della Armi e del 14.14 della Galante, oltre, naturalmente, al parziale di Andrea. La Russia, con un 56.45 al volteggio incrementa il suo vantaggio e vola verso il trofeo scolpito, per l’occasione, da Roberto Taito con 167.70. Dietro, con 165.55, le ragazze di Paolo Bucci, Marco Campodonico e Barbara Spagnolo, spaccano in due la graduatoria del Concorso per Nazioni, lasciando il Brasile (160.45) e l’Olanda (154.90) nella parte bassa. Al suono della campanella, nello sprint sull’ultimo attrezzo, dopo la prova convincente di Emily Armi (13.900), Andrea Foti viene giù dalla trave per un errore sull’enjambe cambio ad anello. A questo punto, incassato il 13.200 della promessa di Lissone, il gruppo azzurro, invece di mollare, mette la freccia e con una sequenza di straordinarie esecuzioni, abbondantemente sopra il 14 - la Ferlito e la Galante, entrambe con 14.200, la Preziosa addirittura a 14.800 – e il totale all’apparato di 57.100, conquista la 4^ edizione della Mediterraneo Gym Cup. Nulla può la Russia, impegnata alle parallele, con il suo 54.650, che vale l’argento, malgrado il primo e il secondo posto, rispettivamente, di Violetta Malikova (56.500) e Anna Demetyeva (56.100) nell’All-around individuale. Sul gradino più basso del podio ci finisce la nostra Paola Galante, autrice di un’ottima prestazione da 56 punti complessivi. Prima che l’Inno di Mameli rapisse l’atmosfera dell’Elio De Angelis di Santa Marinella, il Presidente Federale Riccardo Agabio, affiancato dal Segretario Generale FGI Michele Maffei , dal Presidente del C.T. maschile dell’UEG Gianfranco Marzolla e dal Presidente del C.R. Lazio Roberto Accili, ha consegnato le medaglie del Concorso Generale, mentre il premio dedicato all’indimenticabile Misha è stato consegnato dal figlio Andrej. Una sintesi in differita della gara, organizzata dalla Ginnastica Civitavecchia del vulcanico Pier Luigi Miranda, sarà trasmessa su Rai Sport Più, sabato 3, dalle 14.00 alle 14.30.