Berlino…..SportForum, un binomio imprescindibile per le giovani squadre di ginnasti italiani che, da qualche anno, si presentano in questo luogo a disputare una delle competizioni più interessanti del panorama europeo. Io che ho visto le ultime quattro delle “15 edizioni” posso garantire che l’impatto emotivo con la manifestazione tedesca è molto forte. Basti considerare che oltre alla presenza delle nazionali europee più importanti - Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Svizzera, Bielorussia e via dicendo - ogni anno, a partire dal 2007, si sono cimentati paesi come: Giappone, Australia, Israele, Canada, USA, Giordania.

Il primo giorno. La delegazione era così composta: Nicola Bartolini (S.G.Amsicora), Davide Mazzelli (ASD Roma 70), Marco Sarrugerio (ASD JN Melzo) e Massimo Pozziello (ASD Aurora Montevarchi), il tecnico Serguei Oudalov ed il giudice Luigi Rocchini. Inizialmente nella squadra doveva esserci anche il ginnasta Simone Bresolin della ASD Sanpietrina, ma un banale incidente, degli ultimi giorni, lo ha impedito. Appena arrivati sul posto, nel pomeriggio precedente la gara, e depositati i bagagli in camera, ci siamo immediatamente presentati sul campo della competizione per la prova degli attrezzi. Entrati nello Sportforum i ragazzi hanno subito capito che l’idea di una “passeggiata di salute” era sfumata e di buona lena si sono messi immediatamente a disposizione del tecnico, credo emozionato quanto loro. Parlando con “Sergio”, nickname di Oudalov, durante le prove dei ragazzi, si è decisa la tattica di gara per il giorno dopo. Al termine della seduta, tutti a cena a base di verdure e non meglio identificate creme e salse varie….uno spettacolo per i ragazzi!

La gara. La squadra è scesa in campo alle 15.00, nel secondo turno, accolta da una simpatica cornice di tifo nostrano, offerta da parenti e amici degli azzurri, arrivati la sera prima. Prima rotazione volteggio: bene la prova di Nicola (14.45) e Davide (13.45), ma bene anche la prova di Marco (12.70) che però non entra nel totale di squadra, chiude Massimo (14.40) con un volteggio molto corretto. Alle parallele un errore all’uscita di Davide (12.10), in doppio raccolto, ne compromette il risultato, fortunatamente Marco (12.20) e soprattutto Nicola (12.40) con un repertorio più semplice, ottengono qualcosa in più e con i loro punteggi proteggono il risultato del team. Massimo (11,70) incappa invece in una serie di errori che non riesce a controllare. Alla sbarra, attrezzo in cui sapevamo di essere ancora “under construction” conteniamo il punteggio con Marco (11.25), Nicola (11,15) e Davide (11,10). Sfortunato Massimo (11,40) che probabilmente risente ancora della precedente prova non buona. Al corpo libero si arriva un po’ sconsolati ma decisi a recuperare. Nicola (13.15) apre le danze e lancia i compagni che rispondono con Davide (12.90) e Marco (12.15). Massimo (11,85) chiude la rotazione. Al cavallo con maniglie siamo tutti preoccupati, perché il primo obiettivo è restarci sopra! Davide (5,70), per effetto di un punteggio di partenza più basso a causa del mancato riconoscimento di un elemento, non entra nemmeno in discussione, Nicola (11,70) e ancora Marco (11,40) vanno decisamente meglio, ma soprattutto l’orgoglio di Massimo (12,30) si fa sentire. Ultima rotazione, anelli: Marco (12,40) tira per la squadra e Nicola (11,65) fa da secondo motore, Davide (7,25), invece, cicca l’attrezzo e non entra. Massimo (11,60) un po’ demoralizzato chiude con una prestazione non eccezionale.Nel frattempo Giappone, Spagna e Svizzera si contendono il primato che alla fine, per la quarta volta consecutiva lascia il nostro continente per trasferirsi, ormai sempre più stabilmente, in Oriente. L’Italia arriva 18° su 26 rappresentative, ma che non suoni come una condanna! Basti pensare che gli Spagnoli (tra l’altro bravissimi e molto migliorati negli ultimi mesi) avevano una squadra formata da atleti tutti del ‘92 e probabilmente la stessa che vedremo ai prossimi europei juniores. Per i nostri colori si è trattato piuttosto di un test con i giovanissimi (tre di loro sono del ‘96 e solo uno del ‘93) sui quali si cerca di costruire le premesse di un prossimo futuro. Pensare di evitare questi confronti o farne pochi a costo di sembrare meno pronti o meno capaci è un grave errore. Tutti i paesi europei costantemente si misurano e condividono esperienze di lavoro. Speriamo di riuscire a seguire questi esempi virtuosi che quando abbiamo potuto, hanno dato risultati incredibili. I giovani con poco o tanto talento ci sono, le occasioni si trovano, la categoria dei tecnici è fatta di stacanovisti, bisogna crederci!

Gg Rock

 

Allegati

La Classifica Junior Team di Berlino