Già dalla partenza sapevamo di non essere in ottime condizioni, ma per accumulare esperienza internazionale eravamo pronti a partecipare anche rischiando una delusione. Dario, nel primo allenamento, dopo poche salite, accusava un forte mal di schiena. In situazioni emotivamente stressanti che non permettono di decontrarre bene, i muscoli rendono il lavoro più complicato, così, dopo svariati tentativi con massaggi e analgesici la situazione non è migliorata, fino alla decisione di non gareggiare. Stefano che già detiene percentuali di errore abbastanza alte, non avendo lavorato al meglio l’ultima settimana, per una distorsione alla gamba e una contusione al ginocchio, terminava nella prova individuale sbagliando a metà strada l’esercizio libero. Ovviamente, date le condizioni di Dario, abbiamo rinunciato anche al Syncro. Per il resto è stata una gara di livello, soprattutto per le sperimentazioni di alcuni atleti che hanno provato ad inserire nuove difficoltà (a cominciare dall’half in triffis carpio, cioè un triplo carpio con mezzo avvitamento allo stacco e un altro mezzo alla fine), per essere il più possibile competitivi nei confronti dei cinesi, assenti a questa competizione. I giapponesi conquistano il primo e il secondo posto individuale con, rispettivamente, Yasuhiro Ueyama e Masaki Ito, gli unici in questo momento in grado di impensierire i rivali della Cina. Bronzo per il campione continentale Gregorie Pennes, non in forma perfetta. A seguire il solito gruppetto di europei che, alla stregua del nostro Flavio Cannone, si alternano in finale. Nella femmine si conferma Irina Karavaeva, conquistando l’oro senza difficoltà o cinesi a impensierirla, a seguire una canadese non molto conosciuta e una giovane ucraina, Natalia Moskivina, di belle speranze. Nel Syncro il livello non ancora altissimo conferma la forma dei giapponesi, sempre leader di questa disciplina, seguiti dalle coppie ucraine e i tedesche, che confermano il loro stato di forma. Sicuramente sui nuovi teli 4x4 le difficoltà di controllo sono maggiori con una percentuale di errori altissima da parte di tutti gli atleti, con punte addirittura del 50%. Speriamo che con i 4x5, ai prossimi mondiali – in programma a Metz, in Francia, dall’11 al 13 novembre p.v. - si possa raggiungere un controllo maggiore nei salti, con meno spostamenti laterali che influiscono sulla sicurezza e sull’esecuzione, dando così a tutti i ginnasti la chance di non sprecare, in pochi secondi, il lavoro di tanto tempo.