Giornata importante, l’antivigilia del ballo delle debuttanti. Piccoli cuori che battono all’unisono, nella prova podio dell’Europeo Juniores. 14, massimo 15enni che si affacciano per la prima volta su un palcoscenico di livello assoluto, fianco a fianco con le più grandi promesse del Vecchio Continente. L’Italbaby, inserita nella terza ed ultima suddivisione comincia alle parallele con Alessia Leolini. Esercizio pulito, con due salti, il Tarzan e l’uscita in doppio teso. A seguire Tea Ugrin con un buon Gienger e un’uscita spettacolare, di grande ampiezza. Meneghini e Mariani, con il punteggio di partenza più alto, chiudono il lavoro sugli staggi. La promessa della GAL ha eseguito un Jager, un Tkatchev e la difficile uscita con una combinazione da due decimi di abbuono, ancora da affinare. Più precisa la stellina della Pro Lissone, anche nella tenuta del corpo, protagonista nel finale di un giro più doppio teso. Giusto il tempo di aspettare le Finlandesi, mentre a bordo pedana le atlete rimuginano sulle rispettive prestazioni, ascoltando i preziosi consigli dei tecnici Stefania Bucci, Diego Pecar, Massimo Gallina ed Anton Stolyar. Musichetta e via, seconda rotazione. Lara Mori, che agli staggi era salita come quinta, apre alla trave con un’entrata in bilancia di fronte alla giuria D, buona esecuzione conclusa con un triplo avvitamento. Dopo la toscana tocca di nuovo alla giuliana dell’Artistica ‘81, che purtroppo cade sulla ruota senza, un elemento che non sbaglia mai. E’ normale pagare un po’ l’emozione. Qualche sbilanciamento e poi l’uscita in doppio avvitamento. Anche la Meneghini sporca il giro a 90 gradi e ed è imprecisa nell’arrivo. La trave del campo gara deve essere più elastica di quelle delle training hall, perché anche la Enus arriva abbondante sul doppio carpio finale. Le azzurrine, non a caso, stanno prendendo le misure. Elisa a parte, che ha già avuto l’esperienza degli EYOF, per le altre gli attrezzi della Janssen-Fritsen  sul podio rialzato sono una novità assoluta. Comunque, anche la trave è alle spalle. Tutto sommato, avrà pensato qualcuna, meglio sbagliare oggi. Dopodomani dovrà essere perfetto, perché un sogno non può, non deve essere una bolla di sapone. E’ arrivato il loro momento, finalmente, e se lo vogliono godere. Così Tea esordisce con un triplo avvitamento al corpo libero, la routine montata su un brano di musica classica. Bella, elegante, peccato quel passetto sulla seconda diagonale. Tzukahara abbondante, invece per la Mori, che completa la successiva combinata con doppio avvitamento e mezzo più salto avanti un po’ bassa. Problemino con la musica per la Meneghini. Il fonico va in confusione e ci mette troppo a mandare in play la colonna sonora di Cats. Niente paura, sangue freddo. La campionessa italiana junior II Fascia è più scattante e dinamica che mai, tutto bene a parte una impercettibile uscita di pedana sulla diagonale combinata. Il sipario lo cala la Mariani, perfetta sulle note degli Scorpions. Espressiva, di grande carattere, se riesce a stoppare gli arrivi ci sarà da divertirsi in finale. L’ultimo giro al volteggio vede le azzurrine presentarsi con uno Yurchenko avitato, eccetto la Leo che esegue un ribaltata salto avanti con mezzo giro. Enus e Alessia, invece, saranno le uniche a tornare sulla rincorsa dei 25 metri per il secondo salto, uno Yurchenko teso, a caccia delle migliori giovani volteggiste d’Europa. Domani mattina presto sarà la volta delle Senior. Vanessa Ferrari è compagne riprenderanno il loro cammino proprio dal volteggio, alle 10.00 in punto. Gamba raga!