Il presidente della Federginnastica, Riccardo Agabio, è pronto all'ennesima sfida olimpica degli azzurri, attesi all'Olimpiade del riscatto dopo le cocenti delusioni (in primis per le cosiddette 'Farfalle' della ritmica) dei Giochi di Pechino 2008. "Siamo sereni e preparati - ha confidato Agabio, vice-presidente vicario del Coni, all'ITALPRESS - ma dobbiamo fare sempre i conti non solo con fattori legati alle nostre capacità ma anche con gli eventi che accadono sul posto. Il nostro non è uno sport legato a tempi e misure e bisogna fare attenzione alle giurie, come è successo a Pechino ed in altre occasioni. Le giurie dovrebbero perlomeno decidere con quell' obiettività che occorre nel nostro sport, premiando i valori che si esprimono in gara e senza emettere dei giudizi a tavolino". Brucia ancora quanto accadde ai Giochi cinesi, dove le azzurre, già argento ad Atene 2004, finirono addirittura quarte alle spalle di Bielorussia, Russia e Cina con punteggi che fecero gridare allo 'scandalo' sportivo. Ed è proprio pensando a loro che Agabio chiede innanzitutto rispetto ad una Nazionale abituata a vincere: "Sarebbe una beffa se le Farfalle a Londra non salissero sul podio. Hanno dominato il quadriennio olimpico, sono le campionesse del mondo in carica, iridate per tre volte di seguito". Oltre alle azzurre della ritmica, il numero uno della FGI crede molto nelle ambizioni e potenzialità degli altri due 'assi nella manica', Morandi e la Ferrari: "Anche loro hanno la stessa 'fame' delle Farfalle, che ovviamente richiamano maggiore giustizia nei confronti del mondo. Vincere è sempre un terno a lotto, ma anche Matteo agli anelli e Vanessa al corpo libero possono essere protagonisti nelle loro specialità". Big a parte, la ginnastica azzurra potrebbe approfittare del palcoscenico a cinque cerchi per lanciare volti nuovi. "Una possibile outsider - ha concluso Agabio - potrebbe essere Carlotta Ferlito, che è una specialista della trave. La catanese ha tutto per far bene, anche se le gare possono sempre riservare sorprese. L'importante è entrare in finale, poi può succedere di tutto, come accadde a Cassina".


(Italpress)