E' atteso anche Recep Tayyip Erdogan, domani sera, alla cerimonia di inaugurazione dei 17esimi Giochi del Mediterraneo di Mersin. La presenza del premier turco al Mersin Stadium riporta in primo piano il tema sicurezza, diventato prioritario nell'ultimo mese dopo le proteste scaturite ad Istanbul in difesa degli alberi di Gezi Park. Proteste divampate poi in altre piazze del Paese e represse con decisione dalla polizia turca. A Mersin, però, si respira un'atmosfera tranquilla, dato quasi paradossale, visto che la "Rimini turca" è a cento chilometri dal confine siriano, dove è in corso un'autentica battaglia tra il regime di Assad ed i ribelli. Mersin è però una sorta di 'oasi occidentale' ad un passo dall'Oriente più tumultuoso: popolazione a maggioranza cristiana, convivenza pacifica tra etnie e religioni, costumi più liberi, come si evince dai cartelloni pubblicitari e dalle vetrine, e una gran voglia di sentirsi europei. Il sindaco, Macit Ozcan, ha fama di democratico ed i suoi concittadini finora non hanno mai dato in escandescenza. I volontari del posto assicurano che qui non si sono mai visti scontri e cariche delle forze dell'ordine, capaci invece di un atteggiamento più equilibrato. Le proteste, d'altronde, non sono mai andate oltre il 'concerto' di clacson e pentole. Il Comitato Organizzatore di Mersin 2013 non ha certo snobbato l'argomento: circa mille vigilantes, che nei giorni scorsi hanno tenuto uno stage di tre giorni, potenzieranno il servizio d'ordine, andando a 'presidiare' gli hotels più importanti ed i 54 siti dei Giochi. La delegazione italiana vive il momento con serenità, la Farnesina ha già da tempo rassicurato atleti e addetti ai lavori e, da Roma, sono sbarcati oggi due 007 che vigileranno sugli azzurri sino al termine della manifestazione, realizzando quella "silenziosa attenzione" promessa nei giorni passati. Domani sera sarà dunque il primo test veritiero sull'efficienza della sicurezza: l'arrivo di Erdogan renderà la città blindata e i posti di blocco nelle zone d'accesso allo stadio saranno intensificati. Nell'impianto di Mersin, capace di contenere 25.000 spettatori, ci saranno anche il presidente del Cio Jacques Rogge e, per l'Italia, il presidente del Coni Giovanni Malago' ed il membro Cio Mario Pescante, oltre ai rappresentanti dei Comitati Promotori per la candidatura ai Giochi Estivi del 2020 di Madrid, Istanbul e Tokyo.