Grande festa, tutti cercano le ginnaste d’oro, tutti vogliono parlare con le azzurre dell’Artistica che con 165.396 punti hanno regalato il primo oro alla missione CONI impegnata a Mersin. Niente da fare per la Francia, campione uscente, ferma a quota 158.895 (a seguire la Grecia con 148.597, l’Egitto con 147.730, la Turchia con 142.029 e la Slovenia con 141.463). Sembra di vivere le scene del Barbiere di Siviglia, “Tutte le vogliono, tutte le cercano, son campionesse di qualità, di qualità!”. I giornalisti si accalcano fuori del Villaggio degli atleti e aspettano le eroine dell’Italdonne. La Ginnastica azzurra, come le accade spesso, è sugli scudi. Eppure ecco il classico fulmine a ciel sereno: "Certo che sto pensando al ritiro – dichiara a sorpresa Vanessa Ferrari, protagonista oggi di un 54.632 complessivo che ne fa, al momento, la più forte ginnasta in circolazione sulle sponde del Mediterraneo -  Inizialmente, quando stavo facendo la preparazione a casa, ero talmente stanca che pensavo di smettere già dopo questi Giochi”. Il caporal maggiore dell’Esercito Italiano, assente a Pescara per infortunio, è l’unica superstite dell’edizione del 2005, ad Almeria, dove vinse ben 5 medaglie d’oro. Attualmente comanda la classifica del Concorso Generale, in attesa della finalissima di domenica, davanti alla vice-campionessa italiana Giorgia Campana, seconda anche in Turchia con 54.498, alla francese Sabatou (53.799), alla greca Millousi (53.733) e alla spagnola di origini rumene Roxana Popa, alquanto in ritardo con il suo 53.165. Vany poi è risultata la migliore con un 14 tondo tondo al corpo libero - seguita dalla Preziosa (13.633) – ed è seconda alla trave, a due decimi dalla Campana (14.066 contro il 14.266 della stella dell’Accademia di Roma). Insomma dai numeri che ci arrivano non sembra proprio di essere al cospetto di una ginnasta a fine carriera. Anzi, il Cannibale di Orzinuovi, quando sta bene, se le mangia ancora tutte e come il vino rosso, migliora invecchiando. "Se queste saranno le mie ultime gare? Non so, dopo le vacanze valuterò - ha aggiunto la 22enne bresciana, iridata nel 2006 ad Aarhus e tre volte campionessa d'Europa, reduce da un problema al piede che l'ha messa fuorigioco nella rassegna continentale di Mosca – Spero di vincere un altro oro, sto uscendo da un infortunio ma non sono ancora a posto. Ho dato un buon contributo alla squadra, qui il livello non è altissimo e sono sicura che riusciremo a fare ancora qualcos’altro di buono". La Ferrari ha pagato un errore alla parallele causato dall'introduzione dei paracalli, appena adottati dalla Nazionale. "Non avverto alcuna pressione - sottolinea - In gara voglio fare sempre bene, anche se non sono al cento per cento". Le sue compagne di squadra, Chiara Gandolfi (Olos Gym 2000) e Giulia Leni (Mens Sana Siena), che in mattinata hanno trionfato assieme a Giorgia Campana (Nuova Tor Sapienza) ed Elisabetta Preziosa (Esercito Italiano), la considerano una leader ed un punto di riferimento. "Senza di lei avremmo già smesso, ci ha sempre aiutato, dandoci consigli preziosi" - rivelano in coro le due azzurre. "Sono contenta - replica con un sorriso la Ferrari, cominciando ad ammorbidirsi – Sono mie compagne ed amiche, mi piace dar loro una mano ed essere con loro, non sopra di loro". Con alcune delle sue colleghe di nazionale e con il fidanzato Andrea Cingolani (anche lui a Mersin con la Maschile) andrà in vacanza a Sharm El Sheikh, magari per ritrovare le motivazioni sufficienti per presentarsi al top ai Mondiali in autunno, ad Anversa. Per chi pensa al ritiro, invece, Rio de Janeiro nemmeno è un’ipotesi: "Penso ad una gara per volta", conclude la bresciana, laconica e riottosa, come sempre, alle lunghe interviste. Il DTN Enrico Casella è fiducioso per il prosieguo dei Giochi, che vedranno le azzurre salire in pedana per le prove individuali. Lunedì, infatti, rivedremo le due specialiste degli staggi asimmetrici – la Campana (13.766) e la Gandolfi (13.700), allenate da Mauro Di Rienzo e Chiara Ferrazzi – confrontarsi con l’iberica Popa (leader delle qualifiche con 13.866) in una finale alle parallele tutt’altro che chiusa, e Giulia Leni, l’unica delle azzurre a fare i due salti (13.200 – 13.600), al volteggio. Nel frattempo ieri si è svolta la prova podio maschile. Ludovico Edalli, Paolo Principi, Enrico Pozzo e Paolo Ottavi hanno preso confidenza con l’attrezzatura della Mersin Gymnastic Hall. Fuori gioco Andrea Cingolani, che ha rimediato una brutta distorsione alla caviglia destra, con interessamento dei legamenti, durante la sessione di allenamento al volteggio. Non sembra per ora che fortuna accompagni i nostri alfieri. Qualche giorno prima della partenza, infatti, gli organizzatori avevano rifatto il sorteggio, spostando l’Italia dalla terza alla prima suddivisione, con inizio del riscaldamento alle 7.30 del mattino. “La preparazione era stata mirata sull'orario pomeridiano – ci fa sapere il DTN Fulvio Vailati - e quindi i ragazzi si sono dovuti adattare immediatamente alla nuova situazione. Anche l'infortunio di Cingolani ha scombinato tutta la strategia di gara. Ieri abbiamo provato il podio con un ordine di lavoro dove tutti e quattro i ginnasti hanno fatto tutti gli attrezzi. La prova è stata positiva, tranne per gli anelli dove abbiamo incontrato notevoli difficoltà nel adattarci alle risposte elastiche dell'attrezzo. I ginnasti sono comunque ben preparati ed hanno sfruttato la giornata odierna per riordinare le idee”. Si vedrà domani, sabato, dalle 9.30 (le 8.30 in Italia) fino alle 12.00 locali, nelle sei rotazioni previste. Insieme all’Italia, che parte dal cavallo con maniglie, girerà la Francia (start agli anelli) e Cipro.


 



 

 

CONCORSO GENERALE (prime sette posizioni):

1.         Vanessa Ferrari (Italia)      54.632

2.         Giorgia Campana (Italia)   54.498

3.         Valentine Sabatou (Francia)   53.799

4.         Vasiliki Millousi (Grecia)       53.733

5.         Roxana Popa Nedelcu (Spagna) 53.165

6.         Maria Paula Vargas (Spagna)  53.065

7.         Maelys Plessis (Francia)         53.031

 

PARALLELE ASIMMETRICHE:

1.         Maria Paula Vargas (Spagna)  13.866

2.         Giorgia Campana (Italia)   13.766

3.         Chiara Gandolfi (Italia)      13.700

4.         Vasiliki Millousi (Grecia)       13.400

5.         Maelys Plessis (Francia)         13.366

6.         Valentine Sabatou (Francia)   13.133

7.         Roxana Popa Nedelcu (Spagna) 13.033

 

Giulia Leni chiude al quarto posto (13.666) ma non può partecipare alla finale in quanto terza italiana

 

TRAVE:

1.         Giorgia Campana (Italia)   14.266

2.         Vanessa Ferrari (Italia)      14.066

3.         Vasiliki Millousi (Grecia)       13.833

4.         Valentine Sabatou (Francia)   13.600

5.         Oziom Ozkan (Turchia)         13.133

6.         Maelys Plessis (Francia)         13.133

 

Chiara Gandolfi è quinta (13.400) ed Elisabetta Preziosa sesta (13.366) ma entrambe non possono partecipare alla finale in quanto hanno due italiane davanti.

 

CORPO LIBERO:

1.         Vanessa Ferrari (Italia)      14.000

2.         Elisabetta Preziosa (Italia) 13.633

3.         Valentine Sabatou (Francia)   13.433

4.         Roxana Popa Nedelcu (Spagna) 13.333

5.         Maelys Plessis (Francia)         13.066

6.         Maria Paula Vargas (Spagna)  13.066

7.         Vasiliki Millousi (Grecia)       13.000

8.         Sasa Golob (Slovenia)            13.000

 

VOLTEGGIO:

1.         Fadwa Mahmoud (Egitto)      14.317 (14.600 e 14.033)

2.         Nancy Taman (Egitto)            13.833 (14.033 e 13.633)

3.         Johanna Cano (Francia)          13.550 (13.800 e 13.300)

4.         Teja Belak (Slovenia)             14.066 (13.766 e 14.366)

5.         Dernet Mutlu (Turchia)          13.517 (13.700 e 13.333)

6.         Giulia Leni (Italia)               13.400 (13.600 e 13.200)