Il Cannibale è tornato. Perché se n’era mai andato? In effetti, l’ultimo acuto di una certa importanza risaliva agli Europei del 2009, argento al Corpo Libero – senza contare il pari merito beffa ai Giochi veri, quelli di Londra 2012. Finalmente la old lady della ginnastica azzurra - se così si può chiamare una 22enne - è tornata sul gradino più alto del podio. L’oro ai Giochi del Mediterraneo, per la ginnasta più medagliata della storia italiana, può sembrare quasi bigiotteria. Magari somiglia a quello di un Test Event o di una tappa di Coppa del Mondo semideserta. Eppure le vittorie sono facili soltanto quando le hai conseguite. E le vittorie apparentemente facile portano con sé sempre l’ombra della brutta figura. La stella di Orzinuovi (la stessa cittadina del Ct. Prandelli,) aveva spaventato tutti ieri l’altro, ventilando un’idea di ritiro. E chi non ce l’ha – l’idea del ritiro - quando alle spalle hai mille battaglie ed altrettante cicatrici? Solo i campioni di razza che continuano, giorno dopo giorno, a costruirsi un possibile futuro. Ecco, l’oro all-around di Mersin è la più bella ipotesi di futuro che poteva regalarci Vanessa, sicuramente già protesa ai Mondiali di Anversa. Altro che ritiro! La risposta più sprezzante al sensazionalismo di un certo giornalismo mordi e fuggi. Usa e getta, se preferite. Ma la Ferrari, che non è fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni, bensì di magnesia e sudore, non è mai stata al gioco. O meglio, si è sempre presa gioco di certe convenzioni e linguaggi. Il caporal maggiore dell’Esercito Italiano parla una lingua sola, quella dei numeri uno. Le notizie che ci giungono dalla Turchia sono poche e rarefatte. Tra uno streaming sincopato e un tweet dalla Gymnastic Hall  di qualche genitore riusciamo ad esultare. La Femminile procede a passi dorati. Gli stessi - tocchiamo ferro, incrociamo le dita – di Almeria 2005. Dopo il titolo a squadre, arriva quello nel Concorso Generale, otto primavere dopo. Il 14.300 al corpo libero schiude a Vany le porte del trionfo. Si tratta della medaglia numero 209 della FGI in questa manifestazione, il 67° oro. Unica nota stonata il quarto posto di una pur brava Giorgia Campana. La stella della Nuova Tor Sapienza ha dovuto cedere il podio alla spagnola Popa e alla francese Sabatou, proprio all’ultima rotazione. Adesso è il turno della maschile. In pedana due Paolo, Principi ed Ottavi. Gamba ragazzi!