Vanessa Ferrari ed Enrico Casella, accompagnati dalla giudice internazionale Carmen Basla, sono giunti a Tokyo per prendere parte, sabato 5, all’ultima delle quattro giornate della All-around World Cup Competition della FIG. La manifestazione, dopo le tappe di Stoccarda e Glasgow nel 2013, e l’esordio stagionale a Greensboro negli Stati Uniti, il 1° marzo scorso, sta per conoscere il suo epilogo nel Sol Levante. Il Caporal Maggiore dell’Esercito Italiano, dopo aver onorato la maglia azzurra in ogni latitudine, conquistando tra l’altro due storici bronzi di tappa, sia in Germania che in Scozia, e dopo aver stracciato le avversarie, anche le titolatissime americane, sulla pedana del corpo libero a stelle e strisce, può ambire addirittura alla piazza d’onore generale, proprio in quel Giappone che tanto amaro fu ai Mondiali del 2011. Tutti ricordano infatti l’infortunio di Vany nelle fasi di riscaldamento della finale iridata al suolo, poi vinta dalla ripescata Afanaseva, una beffa al cubo che ancora brucia, un pagina triste della straordinaria carriera della Ferrari, solo parzialmente mitigata dall’argento poi vinto ai successivi Campionati del Mondo di Anversa, l’anno passato. Ora il fenomeno di Orzinuovi ha la chance di impinguare il suo già ricco palmares e sarebbe, per lei, davvero eccezionale farlo proprio mentre le compagne della Brixia di Brescia vincono il dodicesimo scudetto al Paladesio, nella finale di Serie A organizzata dalla Pro Carate in Brianza. “E’ stato un viaggio lunghissimo – ci racconta il DTN Casella – Il fuso orario è abbastanza pesante e non lo abbiamo ancora del tutto smaltito. Ottimo, direi, il primo allenamento nel Centro Olimpico nipponico, in una palestra al terzo piano di un complesso molto bello. L’approccio di Vanessa è stato positivo, in un ambiente eccellente sia per l’attrezzatura sia per il livello tecnico degli staff presenti. Da domani si incomincia a prendere confidenza con il campo di gara”.