Il mattino ha l'oro in bocca, si dice. E mai proverbio o modo di dire è apparso più calzante, quando, questa mattina all’alba, Sofia Raffaeli si è alzata per andare di nuovo all’Arena Armeec. La neo campionessa del mondo a cerchio e palla - in compagnia del bronzo iridato alla palla stessa, Milena Baldassarri, entrambe inserite sempre nel gruppo B di qualificazione - era però la prima ad aprire il programma odierno a clavette e nastro, per l’inversione degli orari con il gruppo A. A seguire, nel pomeriggio il D davanti al C. Un’alzataccia insomma, per seguire l’abituale marcia di avvicinamento all’ingresso in pedana, che tutte le ginnaste conoscono: risveglio muscolare, riscaldamento, warm up e poi dentro, alto il relevè, testa e cuore sui nuovi attrezzi di giornata. Pur se inserite nel gruppo di apertura le azzurre hanno chiuso entrambe le rotazioni. L’aviere dell’Aeronautica Militare è incappata subito in un impiccio con il nastro durante un’onda, poi un rischio troppo lungo e il nastro che vola fuori pedana. Come se non bastasse è arrivato anche il nodo, sciolto danzando con la sua innata eleganza durante i passi ritmici. Purtroppo il 28.000 (D. 13.500 – E. 7.450 – A. 7.650 con 0.60 di penalità) la fa scivolare fuori dall’ottetto della final eight che nel 2018 la vide sul podio, sulla piazza d’onore iridata. L’agente delle Fiamme Oro è partita con un recupero splendidamente mascherato, e con una freddezza incredibile ha completato la sua routine sulle note di "Ladder Fight" di Joseph LoDuca. Il risultato è che non ce n’è per nessuna. Il 32.500 (D. 15.600 – E. 8.300 – A. 8.600) fa il vuoto sulle inseguitrici e la regina di Fabriano è già in fuga. Alle clavette ecco apparire la Baldassarri, con quel suo portamento altrettanto regale. L’altra freccia dell’arco fabrianese sembra però un po’ spuntata, rispetto ai suoi standard olimpici – non dimentichiamo che con Linoy Ashram, Dina Averina, Alina Harnasko, Arina Averina e Boryana Kaleyn fuori gioco, Milena è la migliore ginnasta olimpica presente ai Mondiali di Sofia – La routine da un minuto e mezzo sulla melodia di “Bridgerton”, la serie di Netflix, fila liscia fono al rischio dei tre tour plongè, che sbaglia proprio sulla ripresa, con l’ultima difficoltà d’attrezzo che finisce fuori musica. Il 29.350 (D. 13.700 – E. 7.800 – A. 7.900 con 0.05 di penalità) le nega anche la seconda finale, nella quale la Raffaeli è settima grazie al suo 31.000 tondo (D. 14.700 – E. 7.950 – A. 8.350). Anche il vulcano di Chiaravalle sporca il suo “Call me cruella” su due rischi, con una perdita e una dificoltà combinata non ben eseguita. Ma i suoi valori sono talmente altri che, nonostante tutto, è in corsa più che mai nella quarta finale in due giornate. Definitiva anche classifica all-around (CLICCA QUI) con nomi e posizioni delle diciotto etoile della finalissima di sabato, quella che mette in palio, oltre alla corona iridata vacante di Dina Averina, i tre posti olimpici. La Baldassarri riesce ad entrare tra le nove del secondo gruppo, quello delle migliori, con l'ottavo totale (92.650). Il regolamento prevede che si prendano i tre punteggi più alti, con lo scarto di uno. Sofia Raffaeli è in testa con 98.850, seguita dallla bulgara Stiliana Nikolova (98.200) e dalle tedesche Darja Varfolomeev (96.050) e Margarita Kolosov (93.350). 

QUALIFICHE CLAVETTE
1.NIKOLOVA Stiliana BUL32.650 Q.
2.VEDENEEVA Ekaterina SLO31.600 Q.
3.DRAGAN Annaliese ROU 31.300 Q.
4.VARFOLOMEEV Darja GER 31.100 Q.
5.IKROMOVA Takhmina UZB 31.050 Q.
6.ONOPRIIENKO Viktoriia UKR 31.050 Q.
7.RAFFAELI Sofia ITA 31.000 Q.
8.KOLOSOV Margarita GER 30.800 Q.

CLUBS FINAL STARTLIST

QUALIFICHE NASTRO
1.RAFFAELI Sofia ITA 32.500 Q.
2.NIKOLOVA Stiliana BUL 31.400 Q.
3.BAUTISTA Alba ESP 30.400 Q.
4.AGHAMIROVA Zohra AZE 29.950 Q.
5.VEDENEEVA Ekaterina SLO 29.750 Q.
6.PIGNICZKI Fanni HUN 29.700 Q.
7.KATZ Adi Asya ISR 29.650 Q.
8.DRAGAN Annaliese ROU 29.600 Q.

RIBBON FINAL STARTLIST