Sarà la splendida voce di una Regina, proprio nella settimana di lutto per la scomparsa di Queen Elizabeth II, ad inaugurare la rassegna iridata dei piccoli attrezzi azzurri. Regina Spektor cantautrice e pianista di origini russe, cittadina statunitense con un sorriso d’incanto, icona della scena dell'East Village di New York, è stata scelta da Milena Baldassarri per accompagnare il suo esercizio alla palla. Il brano “The Trapper And The Furrier” è una denuncia sociale della cantastorie dell’anti-folk, che canta “quanto sia strano il mondo in cui viviamo, dove i buoni sono dannati e gli empi perdonati. Quelli che non hanno nulla continuano a perdere qualcosa e chi ha molto riceve sempre di più, e di più e di più!”. E’ la storia dell’umanità, purtroppo, sulla quale talvolta cala l’ascia della nemesi storica, personificazione della giustizia, in quanto garante di misura e di equilibrio, punitrice della tirannide e dell'egocentrismo, e per questo divinizzata dagli antichi. "Nemesis" è una canzone di Benjamin Clementine, scelta da Sofia Raffaeli come base della sua routine alla palla. Nel suo brano il musicista britannico, trasferitosi poi in Francia, sottolinea lo slancio e l’interesse verso l’altra persona: “ovunque tu stia andando tesoro per favore, non dimenticarti mai di trattare gli altri come vorresti essere trattato tu”. Clementine poi continua ricordandoci che i nostri giorni sono contati e che bisogna mettersi in marcia. Per arrivare dove?

Forse ai piedi di un arcobaleno, come Dorothy nel Mago di Oz, alla ricerca di colui che possa donare testa, cuore e...coraggio. Milena veste gli abiti di Judy Garland e danza con il cerchio sulle note magiche di "Somewhere over the rainbow", la ballata capolavoro di Harold Arlen, mixata con un pezzo del compositore Jon Björk, presente nella colonna sonora di “The First Wave”, il documentario del National Geographic realizzato nel 2021 sulla prima ondata dell’epidemia Covid negli ospedali della Grande Mela. Ci sarà una pentola di medaglie d’oro ai piedi dell’arcobaleno, come nella leggenda irlandese? Risponde Sofia con il suo “Vai, vedrai” del Cirque du Soleil. L’unico modo, soprattutto nello sport, per svelare i sogni è quello di svegliarsi e di andarseli a prendere.  “Dove manca la fortuna, non si va più con il cuore, ma coi piedi sulla luna”, recita la lirica di Franco Dragone - René Dupéré, scelta dalla Raffaeli per il suo cerchio.

La magia prosegue anche nella seconda giornata, giovedì 15, quando la Baldassarri torna con il suo nastro d’argento proprio sulla scena del trionfo 2018, dicendo alla giuria: “Vi ho fatto un incantesimo”. La voce potente è quella di Screamin' Jay Hawkins, un cantante e attore americano, famoso per le esibizioni live selvaggiamente teatrali, accompagnate da macabri oggetti di scena sul palco (teschi, costumi gotici e simboli vudù). Per questo fu soprannominato "il primo shock rocker” e divenne famoso proprio per "I Put a Spell on You", il pezzo del 1956, inserito nella lista delle 500 migliori canzoni, curata dalla rivista Rolling Stone. Nulla a che vedere con la versione della ventenne di Ravenna, che sprizza arte, eleganza e gioia di vivere da tutti i pori. Ma le nostre ginnaste sono maghe e son guerriere, incantano combattendo, come fa la Raffaeli che al nastro veste i panni di Xena, la principessa guerriera. Le note, infatti, sono quelle della serie televisiva fantasy neozelandese di fine anni 90, con protagonista l’attrice Lucy Lawless. "Ladder Fight" di Joseph LoDuca ha una melodia incalzante che calza a pennello con il carattere della formica atomica, del vulcano di Chiaravalle. O più semplicemente della nostra piccola grande Sofia nazionale.

In conclusione alle clavette la Baldassarri, che era partita con una Regina, torna all’alta società londinese con la serie Netflix “Bridgerton”. La colonna sonora di Kris Bowers, eseguita dal Vitamin String Quartet seguirà i movimenti dell’aviere dell’Aeronautica Militare, verso la chiusura dell’all-around mondiale. Non prima però di aver visto la Crudelia della pellicola di Emma Stone interpretata dall’agente delle Fiamme Oro. Più che la carica dei 101 speriamo che la Raffaeli ci interpreti quella dei 136 punti e più che sono bastati all’israeliana Daria Atamanov per vincere gli Europei di Tel Aviv. In quel caso “Call me cruella” lo canterà alle sue avversarie.