Il bronzo di Brugnami al corpo libero sembra un passo indietro rispetto all’argento di Nicolò Mozzato, nello stesso attrezzo, a Glasgow 2018, dove però la squadra arrivò terza mentre qui Tommaso, con il resto dell’Italbaby, si è laureato campione continentale giovanile. Uno scambio più che vantaggioso per il vivaio FGI che aggiunge comunque un ulteriore piazzamento di prestigio alla campagna tedesca. Quinto ai recenti EYOF di Banská Bystrica, anche Tommaso, proprio come Riccardo Villa al Cavallo, partiva con l’ottavo punteggio di ammissione, 13.400. In finale, nella prima di giornata e della sua vita, il quasi sedicenne (compie gli anni tra un mese) di Ascoli Piceno, al termine di una bella prestazione, raccoglie 13.366 punti (D. 4.800 - E. 8.566) che rimarranno buoni, fino al termine dell’ottetto, per occupare il gradino più basso del podio tedesco. Eguagliati Alberto Palla ad Ankara 1982 e Riccardo Trapella a Karlsruhe 1986, per il sedicesimo bronzo del palmares FGI agli Europei di categoria. “Medaglia inaspettata – confessa il giovanotto allenato da Fabrizio Marcotullio alla Giovanile Ancona - Mi ero qualificato anche al volteggio (dove ha chiuso con la quarta media - 14.166 – sfiorando un altro podio) e puntavo più su questo visto che agli EYOF avevo preso il bronzo. Però il corpo libero è sempre stato il mio attrezzo preferito e sono felice di aver vinto qui. Sulla rincorsa dei 25 metri rispetto ai miei avversari avevo una nota D inferiore in entrambi i salti (uno Yurchenko con due avvitamenti e un Kasamatszu con uno), però ho ottenuto la migliore esecuzione della gara. Purtroppo non è bastato. Solo essere qui, ai Campionati d’Europa, qualche anno fa era impensabile. E’ stata un’avventura esaltante e forse dobbiamo tutti ancora metabolizzare ciò che abbiamo fatto. Una dedica? Al mio allenatore e ai miei genitori che mi hanno sempre sostenuto”. L’ultimo azzurro impegnato oggi era Davide Oppizzio alla sbarra che con 13.100 (D. 4.300 – E. 8.800) ha concluso in sesta posizione ed è lui stesso che in mixed zone spiega il motivo: “L’esercizio nella parte di volo sopra la sbarra è stato il più pulito di tutti, il problema è stata l’uscita dove ho fatto una grossa penalità, circa tre decimi. E sbagli del genere a questi livelli non te li perdonano – aggiunge il classe 2004 di Como, in forza alla Ginnastica Meda - Ho incontrato Fabian Hambüchen, il campione olimpico tedesco di Rio de Janeiro , un vero e proprio mito, ed è stata una grande emozione. Lui è stato uno dei miei idoli, l’ho visto gareggiare in tv ai Giochi e incontrarlo mi ha dato una spinta incredibile. Anche se in verità il mio punto di riferimento è Cassina, che conosco molto bene, perché sono della sua stessa società e perché mi alleno con Maurizio Allievi e Franco Giorgetti che Igor l’hanno cresciuto. Adesso guardo in particolare i giapponesi, il faro è Daiki Hashimoto. Macchini? Carlo fa una bellissima sbarra con grandi note di difficoltà, non vedo l’ora di misurarmi con lui in campo internazionale”.

RISULTATI E CLASSIFICHE