L’Italia continua la sua rincorsa sui 25 metri dell’Olympiahalle, sotto la tribuna principale dove siedono il capodelegazione Vittorio Massucchi, il DTN Giuseppe Cocciaro e il team manager della maschile Andrea Facci. Il Roche di Matteo Levantesi dal 13.933 delle ammissioni scende leggermente a 13.700 (D. 5.200 - E. 8.600) per l’arrivo sporco. Il suo salto triplo concluso in piedi è comunque uno spettacolo. Invece di Cingolani, questa volta per secondo sale Casali, il quale che con il suo Kasamatsu con 2 avvitamenti porta altri 14.500 punti (D. 5.600 - E. 8.900), migliorando di 44 millesimi il suo personale all’attrezzo e confermando la sua padronanza sul triplo avvitamento. Chiude un sontuoso Nicola Bartolini, sempre più leader indiscusso dell’armata FGI. Il campione di Quartu Sant’Elena. Il Kasamatsu con un avvitamento e mezzo gli procura un 14.500 (D. 5.200 - E. 9.300) e ci restituisce un voltaggista sublime che in qualifica aveva purtroppo mancato la final eight, chiudendo terza riserva con la media del 14.350. Il salto odierno quasi stoppato del “the king of execution” (come è stato ribattezzato dall’Eurovisone), porta il team al parziale di 42.700 e al totale, a metà gara, di 123.397. La classifica parziale vede la FGI in quinta posizione dietro, nell’ordine, Gran Bretagna, Germania, Francia e Svizzera. Ma siamo soltanto al giro di boa e con la formula del tre su tre, può succedere di tutto. Stay tuned!

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