Al secondo giro fa il suo esordio Lorenzo Casali. La promessa della giovanile Ancona sale dal 13.500 agli anelli delle qualifiche al 13.566 odierno (D. 5.100 E. 8.466). Altri 66 millesimi guadagnati, che in una gara di questo livello, alla fine, potrebbero fare la differenza. Il secondo principe azzurro a conquistare il castello bavarese è Abbadini, che giovedì non era stato utilizzato da Pedrotti e Kasperskyy per lasciar spazio ai tre generalisti impegnati sull’all-around. Il cambio di formazione frutta altri 13.366 (D. 5.000 - E. 8.366) punti grazie ad una prova pulita del bergamasco, perfettamente stoppata, e composta in sequenza da rondine, kippe alla squadra, orizzontale a gambe unite, granvolta di petto, granvolta di dorso, Jonasson, Yamawaki, slancio appoggio dietro, salita alla verticale, doppio salto dietro raccolto con due avvitamenti. Purtroppo lo specialista Andrea Cingolani, che già nelle qualifiche non era stato brillante mancando con 14.066 l’ingresso nella “sua” final eight, sporca la granvolta di petto che non gli viene riconosciuta. Il toro di Macerata perde tre decimi di difficoltà, però il suo 13.466 (D. 5.700 - E. 7.766) tiene in vita la squadra italiana, la quale a due terzi di gara, con un parziale agli anelli di 40.398, pressoché in linea con i valori di giovedì (40.699), sale a quota 80.697.

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