Mancano 16 giorni alla cerimonia d’Apertura della seconda edizione degli European Games, manifestazione continentale multidisciplinare, a cadenza quadriennale, nata sul modello dei giochi olimpici e degli altri giochi continentali, come i giochi asiatici o i giochi panamericani. L’edizione inaugurale si disputò nel 2015 a Baku a tre anni dall’istituzione dell’evento, l'8 dicembre 2012, da parte dei Comitati Olimpici Europei (COE). Chiamandosi "Giochi Europei", le nazioni che vi prendono parte sono cinquanta e tutte appartenenti, appunto, al continente europeo, compresi quelli al confine asiatico (come Azerbaigian, Armenia, Georgia, Turchia), Israele (che fa parte dei Comitati Olimpici Europei dal 1994, dopo che i paesi arabi ne chiesero l'esclusione dal Consiglio Olimpico d'Asia) e il Kosovo, pur non essendo riconosciuto come stato indipendente dall'ONU. Nel medagliere azero l’Italia si piazzò in sesta posizione con il totale di 47 podi (10 O. – 26 A. – 11 B.). La ginnastica contribuì con l’argento della coppia mista di Aerobica composta da Michela Castoldi e Davide Donati. Tra gli azzurri si misero in luce Tommaso De Vecchis e Tea Ugrin finalisti, entrambi, nei rispettivi concorsi generali, con la giuliana sesta in finale alle parallele. Meno brillante la prestazione delle farfalle della Ritmica, che dopo aver conquistato la piazza d’onore, l’anno precedente, agli Europei disputatisi alla Milli Gymnastika Arenasi di Baku, non riuscirono a salire sul podio, finendo stranamente nelle retrovie anche nel completo. Quinta l’Italdonne dell’Artistica, quattordicesima la GAM, sesto il gruppo dell’Aerobica. Questi i piazzamenti degli italiani, in una rassegna che esaltò le figure di Oleg Verniaiev, Aliya Mustafina, Yana Kudryavtseva, oltre ai trampolinisti Dmitry Ushakov e Yana Pavlova, tanto per citare i leader delle sezioni olimpiche. Ma la kermesse sulle rive del Caspio servì anche per lanciare definitivamente l’Aerobica, nel ventennale della sua affiliazione alla FIG, e l’Acrobatica, discipline capaci di raccogliere un grande consenso di pubblico.