Dieci, a scuola, è il massimo dei voti. E nella ginnastica Artistica evoca la perfezione della Comaneci. Nella ritmica il limite del dieci nella nota della difficoltà d’attrezzo è stato superato da poco, ma nell’immaginario collettivo, rimane il simbolo del top. Come nella top ten della musica leggera. Dieci sono i comandamenti. Il dieci, nel calcio, è il numero della fantasia e quindi del fuoriclasse. El Dies è Maradona, il più forte di tutti i tempi, come Pelè. Il fatto che il dieci sia la base del nostro sistema di numerazione, definito appunto “decimale” è dovuto probabilmente al fatto che gli antichi arabi, che hanno usato per primi questo metodo, utilizzavano le dita delle mani per contare. Ed è proprio contando le edizioni del Golden Butterfly Gala che si scopre il decennale di questa sera. Manco a farlo apposta, tutto ebbe inizio nel 2010, quando si volle festeggiare il titolo assoluto di Miè e forse non si pensava, tra le mura di Desio, che sarebbe diventato un appuntamento fisso, al punto da far coincidere la decima volta con il 150° della FGI. È la magia dei numeri. Il dieci, secondo Pitagora, è considerato il numero perfetto e costituiva il cosiddetto Tetraktys che a sua volta è la somma della successione dei primi quattro numeri e rappresentava i quattro principi cosmogonici. Dieci sono le ginnaste della Squadra Nazionale Italiana (Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Letizia Cicconcelli, Anna Basta, Daniela Mogurean, Francesca Majer, Laura Paris e Nina Corradini), che hanno ammaliato il pubblico, accorso nell’impianto brianzolo. Negli occhi e nei cuori di molti c’era ancora lo straordinario spettacolo del 1° aprile al Teatro La Fenice di Venezia. Uno show degno di Broadway messo in scena dal genio della lampada, Emanuela Maccarani. Non solo allenatrice ultra-decorata da più di vent’anni, Direttrice Tecnica della Sezione dei piccoli attrezzi e membro del Consiglio Generale del CONI, ma anche coreografa di fama internazionale. Al Gala del Pala Banco Desio, sotto gli occhi del Presidente FGI Gherardo Tecchi, del Vicario Valter Peroni e di gran parte del Consiglio Direttivo Federale,dei sottosegretari alla Presidenze del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, con delega allo sport, e Simone Valente, con delega ai rapporti con il parlamento, del membro del CdA della Sport e Salute SpA Simona Cassarà, dell'assessore allo sport della Regione Lombardia Martina Cambiaghi, del sindaco Roberto Corti, del prof. Franco Ascani, presidente della FICTS e membro CIO, del Segretario Generale della Camera di Commercio di Varese Mauro Temperelli, del Tenente Colonnello dell'Aeronautica Militare Milko Pieri, del Direttore Tecnico GG SS Polizia di Stato - Fiamme Oro Sov. C. Luca Piscopo, del Team Manager dei piccoli attrezzi Paola Porfiri e del membro del Comitato Tecnico UEG Elena Aliprandi, del numero uno del Comitato FGI lombardo Oreste De Faveri e di tanti altri personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo, si sono esibite anche le individualiste azzurre Milena Baldassarri e Alexandra Agiurgiuculese, reduci dagli Europei di Baku, nonché Alessia Russo, che rappresenterà l’Italia alle prossime Universiadi di Napoli, e Sofia Maffeis. Straordinarie, come sempre, le creazioni visive, veri e propri quadri dipinti sul tela del tappeto centrale e sostenuti dalle luci e da effetti speciali che non potevano che stupirci. Tanti, tantissimi gli spettatori per un bis dello spettacolo veneziano, impreziosito ancora una volta dalla presenza dell’attore Luca Bizzarri, grande fan e sostenitore delle Farfalle, dei ballerini-acrobati della compagnia “Liberi di” guidata da Davide Agostini e all'ex farfalla Valentina Marino; e poi ancora del soprano Olga Angelillo, delle cantanti Sherita Duran e Carmen Alessandrello, dell’arpista, il Maestro Vincenzo Zitello, della pianista Inessa Filistovich e della violinista Tatiana Reuth. Che poi bis non è mai, perché, malgrado la ritmica ricerchi la perfezione nella ripetizione, le vicecampionesse del Mondo in carica, già qualificate per l'Olimpiade di Tokyo 2020, riescono sempre ad emozionarci in maniera differente e come nel Jazz ogni performance è diversa dall’altra. Conclusasi la festa, da domani si torna al lavoro per i prossimi impegni agonistici. Dagli Assoluti di Torino, in programma al PalaRuffini nel week end del 1 e 2 giugno, al 1° Trofeo Città di Monza, il bilaterale tra Italia e Bielorussia del 9 giugno. Dal 20 poi le Ritmica italiana sarà impegnata agli European Games di Minsk, in un continuum senza soluzione di continuità fino ai Mondiali di Baku di metà settembre. L’applauso, i flash, gli autografi, i premi, gli abbracci con compagne di squadra e grandi ex del recente passato, tra la soddisfazione dei dirigenti, dei responsabili del gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare e degli sponsor, prendono il posto, per una sera, dei quotidiani allenamenti, nel silenzio delle mura della splendida Accademia, il gioiello architettonico inaugurato lo scorso settembre, interrotto solo dalle note di Personal Jesus e Silhoutte sull’esercizio con i cerchi e le clavette, e di Romeo e Giulietta di Tchaikovsky con le palle. Sempre e comunque sotto il segno dei 5 cerchi, alzati al cielo dalle nostre ragazze, che per quello che valgono, per noi e per chi le ama come noi, hanno già vinto la medaglia olimpica del cuore!