E alla fine la Villa si illuminò d’immenso. Dopo una qualifica in scia all’ucraina Anastasiia Bachynska a causa, soprattutto, di una trave ballerina, l’astro nascente di Ponte San Pietro ha acceso i fari abbaglianti, sorgendo sull’orizzonte argentino in tutto il suo splendore. La quindicenne della Brixia di Brescia con il totale di 54.066 (14.566 14.000 12.300 13.200) conquista la medaglia d’oro all around ai Giochi Olimpici Giovanili di Buenos Aires (la prima nella storia della FGI), davanti alla britannica Amelie Morgan, argento con 53.432, e alla Bachynska, scivolata sul gradino più basso del podio YOG con 52.332. Terza la cinese Tang Xijing (52.264). La Villa è partita al volteggio con uno Yurchenko con doppio avvitamento. Un elemento che nella finale a 18 ha eseguito soltanto lei e che ha fatto la differenza. Alle parallele è salita per prima, portando la nota di partenza più alta in gara. Una rondata salto teso smezzato ha aperto una routine alla trave, conclusasi con il doppio carpio in uscita. In mezzo alcune pirolette poco brillanti, che ancora non è riuscita a stabilizzare. Le note di The Man di Caro Emerald hanno accompagnato l’ultima rotazione. Sulla pedana del corpo libero Giorgia ha messo in fila uno Tsukahara in prima diagonale, seguito da una ribaltata salto avanti teso con doppio avvitamento in seconda. Poi un triplo avvitamento e il doppio raccolto finale, prima abbracciare il suo allenatore e di festeggiare la vittoria. “Ha fatto la sua solita gara…alla Giorgia Villaci racconta Marco Campodonico che la segue tutti i giorni al Pala Algeco di Brescia - È una ragazza estremamente determinata ed è riuscita a portare a casa un giro sufficientemente pulito, che le ha permesso di finire davanti alle avversarie. Sono state giornate lunghe, con un attrezzo al giorno in qualifica non è stato facile mantenere la concentrazione, ma alla fine è arrivata al top al momento decisivo ed è andata bene”. In effetti la difficoltà più grande, con ginnaste così giovani, è gestire la tensione e, in un contesto fuorviante come i Giochi Olimpici (e tutto ciò che vi gira attorno), quella di tenere a fuoco l’obiettivo è una qualità che va allenata e che si acquisisce con l’esperienza. “Dopo la sbornia, sportiva s’intende, di ieri sera, adesso dovremo essere bravi a resettare tutto – prosegue il tecnico dell’Accademia Internazionale GAF - Gli argentini sono stati molto calorosi nei nostri confronti, forse per le loro lontane origini italiane. La Villa è seguita, anche mediaticamente, quasi fosse sudamericana. In un sostanziale equilibrio tecnico qui è il carattere a determinare l’ordine di classifica. Guardate ad esempio la Morgan, una atleta solida sia fisicamente che mentalmente. Malgrado un programma tecnico leggermente inferiore riesce a compensare con la sua grinta. E infatti anche a Glasgow ci diede filo da torcere. L’ucraina è una ginnasta bellissima, elegante ma, temo, ancora poco sicura dei propri mezzi. Ha sbagliato al corpo libero, propri alla fine, perdendo il secondo posto però, perché Giorgia era già imprendibile. La cinese ha sbagliato nel suo attrezzo migliore, con due cadute alla trave e finita giù dal podio. La Klimenko oro gli EYOF è arrivata con qualche problema fisico, al corpo libero e al volteggio erà sotto il suo standard, ma ci ha messo del suo perché alle parallele alla trave, i suoi attrezzi migliori, dove avrebbe potuto e dovuto far maglio”. Ora si volta pagina e si torna in pedana con le specialità. Giorgia, laureatasi campionessa continentale juniores, lo scorso agosto in Scozia, ha altri fuochi d’artificio da sparare per confermarsi la “Villa lumiere” della Ginnastica Artistica femminile del futuro.

Foto Simone Ferraro / CONI

CLASSIFICA ALL AROUND FEMMINILE