La squadra bresciana conquista il massimo trofeo continentale

Sul tetto d'Europa a conclusione di una stagione iniziata con la conquista del quarto scudetto (in sei anni). Il 2003 della Brixia, cominciato con il marchio Biesse e proseguito con quello Fin-Eco, va in archivio come il migliore della pur brillante storia del sodalizio di via Roma. Ieri pomeriggio, nel palazzetto di Charleroi, in Belgio, la squadra bresciana ha conquistato la Coppa Europa, autentica Champions League della ginnastica artistica, superando le eterne rivali del Gal in un'appassionate finale, riedizione di quella di Nantes del 2001, quando il successo arrise alle lissonesi. E proprio da quella gara ha preso le mosse la vicenda che ha portato le bresciane sul tetto d'Europa. Due anni fa infatti la Brixia era stata pressochè perfetta in semifinale, affrontata con grande generosità e la squadra al completo, incappando però nell'infortunio di Giorgia Denti che venne pagato ad altissimo prezzo nella finale del giorno dopo. In questa seconda «Final Four» Enrico Casella ha allora deciso di dosare le energie, limitando all'indispensabile l'utilizzo di Monica Bergamelli e Marina Proskurina, l'ucraina ingaggiata in prestito per disputare la Coppa Europa, e concedendo ampio spazio alle giovanissime Vanessa Ferrari e Roberta Galante, ultimi prodotti di un vivaio che appare inesauribile. Le due juniores hanno risposto nel migliore dei modi, sabato contro le francesi del Dunkerque così come ieri contro il Gal Lissone, che in semifinale si era sbarazzato delle inglesi dell'Heathrow. La finale è stata equilibratissima, come testimonia ampiamente il fatto che dopo volteggio, parallele asimmetriche e trave, le due squadra erano affiancate, con 79.100 punti a testa. La Coppa Europa si è quindi assegnata al corpo libero, dove il direttore tecnico Casella ha schierato la capitana e veterana Bergamelli e le giovanissime Galante e Ferrari, cui il Gal ha contrapposto le due nazionali Cavalli e Colombo e l'ucraina Valeria Miksiuda. Trascinate da una splendida Ferrari, che con 9.350 ha conquistato il punteggio più alto dell'intera finale, la Fin-Eco ha decisamente fatto meglio delle avversarie, staccandole di oltre un punto.


(dal Giornale di Brescia di domenica 8 dicembre 2003)