Un vero bagno di folla. Così i dirigenti della Federazione Ginnastica (col presidente cagliaritano Riccardo Agabio in testa) la sognavano, così è stata la serata di gala al palazzetto. Tremila persone - moltissimi i ragazzi, per lo più giovanissimi - tutte trascinate dalla bravura delle juniores russe e di quelle italiane: sono le due scuole che hanno trionfato nella rimica ad Atene e molte di queste atlete le rivedremo cetamente a Pechino. Non a fare atto di presenza, ma a giocarsi le medaglie. Per questo la serata cagliaritana di ieri merita di essere ricordata. Certo, sono state le esibizioni dei medagliati di Atene a renderla straordinaria, oltre l'indubbio valore tecnico della sfida, ma forse era ancor più importante, per la ginnastica e per tutti gli sport cosiddetti minori, la verifica di quanto bene facciano certi esempi puliti, cristallini al loro sviluppo. Bambini di dieci anni, anche meno, affacciati dalle transenne, chiamavano a gran voce Chechi e Cassina: così giovani, dimostrano di saper già individuare un campione vero. (c.a.m.)
(Da L'Unione Sarda di domenica 28 novembre 2004)

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