A Rimini, l’adrenalina si è mescolata alla poesia del movimento durante l’edizione invernale di Ginnastica in Festa, che ha visto protagonisti i campioni di Freestyle e Speed di Parkour. Poche settimane dopo il Campionato del Mondo di Kitakyushu - che ha visto riconfermarsi vice campione iridato Andrea Consolini e ha consacrato maggiormente i nomi degli altri azzurri convocati tra i migliori di questa disciplina - il Direttore Tecnico Nazionale Roberto Carminucci ha presenziato a questo evento divenuto non solo una celebrazione delle capacità atletiche, ma una vera e propria dimostrazione di come la ginnastica possa trasformarsi in un’arte che racconta storie di passione. Il padiglione dedicato al Parkour si è trasformato in un’arena vibrante, dove ogni salto, capovolta e acrobazia hanno strappato applausi scroscianti al pubblico. Gli atleti, con movimenti che sfidano la gravità, hanno dimostrato che questo è molto più di uno sport: è un linguaggio universale che parla di superamento dei limiti.

Le gare di Freestyle hanno rapito gli spettatori con evoluzioni mozzafiato: dai backflip alle combinazioni acrobatiche eseguite con precisione millimetrica. Qui non conta solo la velocità ma anche la creatività e l’eleganza. Ogni atleta ha portato in scena il proprio stile unico, trasformando ogni esibizione in un’opera d’arte.

In quelle di Speed, invece, è stata una gara contro il tempo. Gli atleti hanno affrontato percorsi complessi pieni di ostacoli, dimostrando velocità, agilità e precisione sui plinti riminesi. Il fiato sospeso degli spettatori accompagnava ogni atterraggio e ogni slancio verso il traguardo. In questa disciplina, ogni frazione di secondo conta e la determinazione degli atleti è stata evidente in ogni gesto.

L’evento ha mostrato come il Parkour, con le sue radici nel superamento degli ostacoli urbani, sia diventato una disciplina riconosciuta, capace di unire competizione e creatività. È un promemoria potente di quanto sia importante osare, cadere e rialzarsi, sia nella vita che nello sport. Ginnastica in Festa non è stata solo una vetrina per il talento, ma un’occasione per ispirare il pubblico, soprattutto i più giovani, a scoprire il proprio potenziale. Tra salti impossibili e slanci di creatività, Rimini ha vissuto un evento che non ha celebrato solo i campioni, ma la forza dell’essere umano di sognare e di volare, anche con i piedi per terra.

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