Nel corso della lunga diretta su Italia Team Tv, la OTT del CONI che ha ospitato il racconto del 2° Campionato Mondiale junior di Ginnastica Artistica, i protagonisti azzurri si sono alternati ai microfoni della Federginnastica per raccontare a caldo le emozioni delle tante medaglie vinte.

Come July Marano, la siciliana cresciuta a Civitavecchia e ora di base all’Accademia di Brescia, che ha vinto l’argento al volteggio: “E’ stata una finale difficile perché si è aperta con l’infortunio della giapponese Mika Mizuno. Ho abbracciato subito Bea (Di Blasio, la fisioterapista della delegazione) e ho cercato conforto. Sono stata felicissima del risultato, non me lo aspettavo perché c’erano delle rivali forti. Ho cercato di dare il massimo e prendere la medaglia. A chi la dedico? Ai miei allenatori, che mi hanno sempre supportato e aiutato e ai miei genitori che ci sono sempre stati. Ho migliorato il mio piazzamento rispetto all’Europeo di Monaco (bronzo di specialità ndr), lì avevo sporcato l’esecuzione mentre ad Antalya sono riuscita a farlo meglio. Adesso si torna a lavorare, soprattutto sulla trave: spero di far parte della spedizione degli EYOF”.

Dal volteggio femminile a quello maschile, nel quale Tommaso Brugnami si è laureato campione del mondo. Il ginnasta della Giovanile Ancona ha fatto il bis personale dopo aver ottenuto, il giorno precedente, anche il bronzo al corpo libero: “Sono contentissimo, devo ancora metabolizzare ma è veramente bello. Ho cercato soltanto di pensare al mio salto, guardando il meno possibile gli altri specialmente dopo l’errore in apertura del giapponese. Ero già contento di un argento prima dell’ultimo ginnasta, ma essere diventato campione del mondo è stupendo. Adesso si torna in Italia e si festeggia, poi si torna al lavoro: voglio aumentare le note di difficoltà in tutti gli attrezzi, soprattutto a corpo libero e a volteggio. Qui ad Antalya c’erano anche i miei genitori, il loro tifo e supporto è stato un valore aggiunto. I miei ringraziamenti vanno anche al mio allenatore Fabrizio Marcotullio, alla Giovanile Ancona del presidente Maurizio Urbinati”.

Quella del ginnasta di Ascoli Piceno è stata la seconda medaglia d’oro, dopo il trionfo alle parallele asimmetriche di Caterina Gaddi nella prima giornata di finali per attrezzo dopo il terzo posto nell'All-Around: “È stato molto emozionante soprattutto perché ho vinto l’oro al mio attrezzo preferito in cui sono più brava. Ho portato un elemento nuovo nell’esercizio, così ho portato su il punteggio. Sono salita convinta, cercando di andarmi a prendere questa medaglia e rimanendo più calma possibile: alla fine ce l’ho fatta. Non sono mai stata così tranquilla prima di una gara, neanche in Serie A. Il bronzo nell’All-Around? Non è stato facile, fino all’ultima rotazione al corpo libero eravamo tutte attaccate. Questi successi li dedico alla mia famiglia, ai miei allenatori e a Linda Balugani, la mia tecnica alla Vis Academy”.

L’ultimo acuto azzurro è arrivato con la più giovane della spedizione, la tredicenne Giulia Perotti, che ha indossato la corona d’alloro come la più forte junior al mondo sul quadrato del corpo libero, oltre al bronzo nella finale a parallele insieme alla compagna di Nazionale: “Volevo riscattare l’errore nella finale alla trave, così come era successo con le parallele. Avevo tanta voglia di farla giusta, ci sono riuscita ed è arrivata la medaglia d’oro. Sono testarda, quando sbaglio qualcosa voglio sempre migliorare rimettendomi in gioco e mostrando quello di cui sono capace. Il mio mito nella ginnastica? Martina Maggio, spero di seguire le sue orme. Ad Antalya c’era il mio papà a fare il tifo, mi segue ovunque. Ringrazio i miei tecnici Federica Gatti ed Enrico Pozzo che mi seguono alla Libertas Vercelli”.

Di Giorgia Baldinacci