Estremamente severe con loro stesse, come d'altronde tutte le ginnaste di alto livello. Le tre azzurre della Nazionale di Trampolino Elastico, al termine del Campionato Mondiale andato in scena a Sofia, pretendono tanto e avrebbero voluto dare di più. Dimenticano, certo, quanto siano giovani, a partire da Giorgia Giampieri, 17 anni, alla sua prima rassegna iridata in carriera: "Non è andata come avrei voluto, sono molto delusa perché non ho fatto quello che dovevo fare. Però è stato il mio primo Mondiale e posso lavorare per fare molto meglio di così". Inoltre, c'è da ricordare, come confermato dal Direttore Tecnico Giuseppe Cocciaro, che la ginnasta del club di Chiaravalle, allenata all'Accademia federale di Fano dal tecnico Matteo Martinelli, è arrivata all'appuntamento bulgaro con neanche due settimane di allenamenti nelle gambe, a causa di un problema fisico che l'ha tenuta ferma venti giorni.

Meno dura l'altra classe 2005 della spedizione, Sofia Pellissier, anche lei all'esordio da senior in un Mondiale: "Potevo fare sicuramente meglio però non sono neanche troppo triste per come è andata. Non ero tanto emozionata – ha raccontato la ginnasta della Fondazione Bentegodi di Verona, dove si allena con il tecnico Roberto Girelli – ero più preoccupata di finire l'esercizio. Infatti già il secondo è andato molto meglio". La più "esperta" delle tre è Isabella Murgo, si fa per dire visto che la milanese ha da poco compiuto vent'anni e questa era la sua seconda rassegna iridata: "Sono arrivata con un po' più di esperienza e comunque sono felice. Sono riuscita a fare i salti tripli – ha spiegato la ginnasta della Milano 2000, accompagnata in gara come sempre dal suo allenatore Luigi Meda – e sono riuscita a collegarlo. Adesso si lavorerà ancora di più per migliorare, in vista dei prossimi appuntamenti internazionali con le World Cup del 2023".

Dalla nostra inviata Giorgia Baldinacci

Foto Simone Ferraro/FGI