Il 17° Campionato Mondiale di Guimaraes è stata un’edizione da record per la Ginnastica Aerobica. Mai nella storia della disciplina, la sezione della Federginnastica aveva conquistato quattro medaglie in un solo colpo. Quattro sorrisi di bronzo, dal Team Ranking a Davide Nacci, dal Gruppo all’Aero Dance. Ciascun ginnasta della delegazione ha vinto almeno un metallo, ogni successo ha scritto una pagina fondamentale. Sono state le prime medaglie arrivate nel singolo maschile e nel Dance, il podio a Squadre mancava da ben 16 anni (Nanchino 2006) e il palmares dell’Aerobica ha toccato quota 14 di cui 3 Ori, 4 Argenti e 7 Bronzi.

La soddisfazione per la Direttrice Tecnica Nazionale Luisa Righetti è stata immensa: “Non farsi aspettative è sempre giusto, anche perché il confronto con gli avversari lo vedi in pedana. Non nascondo che, dopo le qualificazioni, sono nate delle speranze. E si poteva fare ancora di più, perché siamo arrivati a ridosso dell’argento con il Team e comunque, in ogni finale, siamo andati oltre le nostre normali performance! I risultati erano quasi inevitabili, sono stati davvero impeccabili”. La Nazionale azzurra l’ha ripagata con una pioggia di medaglie che certifica la crescita costante del movimento: “I frutti che raccogliamo oggi sono stati seminati sin da quando questo gruppo era ancora junior. Mi aspetto che, man mano che andremo avanti, le nuove generazioni non facciano altro che ripercorrere, anzi migliorare, quello che stanno facendo i senior”. Infatti, anche nella World Age Group Competition della settimana precedente, sono arrivate tre medaglie con gli junior: “Un risultato storico, le finali e le medaglie mondiali juniores mancavano da qualche anno. E fra poche settimane si vola negli Stati Uniti per i World Games, dove speriamo di replicare i successi delle scorse edizioni. Ci siamo qualificati in tutte le specialità previste e, forti di questa esperienza mondiale, adesso speriamo di poterci ripetere. Tanta fiducia sì, ma aspettative no”, ha concluso Righetti che in Portogallo è stata affiancata anche dal Team Manager della sezione Walter Muzzi.

Al fianco dei ginnasti, lo staff tecnico della Nazionale composto da Galina Lazarova, Emanuele Pagliuca, Antonio Caforio e da Vito Iaia, quest’ultimo Responsabile della Squadra senior: “E’ un’edizione che verrà ricordata dagli amanti di questo sport. La medaglia per Team dimostra la competitività di questa squadra, nel medagliere abbiamo chiuso al secondo posto: il lavoro fatto è stato ottimo. I ragazzi sono stati straordinari, dal punto di vista mentale e fisico, nella gestione della competizione. La reazione mentale è stata fondamentale, venivano da momenti felici e opachi, non è mai facile gestirli in gara. Un ringraziamento particolare – ha voluto sottolineare Iaia – va alle nostre famiglie, che ci seguono e ci supportano e a tutto il pubblico italiano che ci ha sostenuto, tutto lo staff Nazionale, alla vice presidente del Comitato Tecnico FIG Cristina Casentini che ha seguito la nostra competizione, alle ufficiali di gara Gloria Gastaldi e Monica Darone, anche loro presenti in Portogallo. Adesso testa ai World Games, una gara che cercheremo di onorare: sono sicuro che se arriveremo con questa condizione, potremo fare bene. Il futuro? Non dobbiamo fermarci a questi risultati, che devono essere soltanto il nostro punto di partenza”.

A guidare il gruppo azzurro c’era un’ex campionessa di Aerobica come Michela Castoldi. Per lei, oro uscente da Baku 2021 nella storica coppia con Davide Donati, è stata la prima volta come capodelegazione della sua disciplina: “Tantissime emozioni, troppe. Accompagnavo ragazzi che fino a un anno fa erano miei compagni di squadra, è stata una componente molto forte: questo è da sempre il mio mondo. La finale delle coppie? È la categoria più bella del mondo, è stato un turbinio di emozioni incontrollabili: vedendo le coppie gareggiare, la nostalgia c’era e ripensavo a me e Davide in gara quindi ho pianto dalla prima all’ultima. A livello di risultati, comunque, è stata un’edizione storica. I ragazzi hanno confermato quello che noi, ma anche gli avversari, già pensavamo: la squadra è tecnicamente la più forte, in tutte le categorie, composta da ragazzi giovani che hanno tanti margini di miglioramento e si vede di gara in gara. Sono molto fiduciosa, gli allenatori sono carichi, da qui in avanti si può solo fare meglio”, ha concluso la consigliera federale.