I tre moschettieri azzurri del Trampolino Elastico, uno per tutti e tutti per uno. Alla Milli Gimnastika Arena di Baku si passano il microfono, anziché la spada o il moschetto, saltando da un tappeto all'altro, anziché sul cavallo, del Campionato Mondiale azero.

Dal più giovane di tutti, Samuele Patisso Colonna, 18 anni compiuti lo scorso giugno e tanta determinazione per la sua futura carriera. "Era il mio esordio in un Mondiale ed è stata una bellissima esperienza, anche se le gare non sono andate come avrei voluto". Severo con se stesso, il ginnasta della Milano 2000 pretende di raggiungere il massimo: "Sono contento di aver intrapreso la carriera in questo sport, spero di poter ottenere grandi risultati in futuro". Intervistato dalla Federazione azera, Samu – come lo chiamano i suoi compagni di squadra – fa sfoggio anche di un perfetto inglese: "Ieri nell'individuale è stata dura e ho anche subito un colpo alla caviglia, quindi oggi nel synchro non ero al meglio. Comunque credo di avere davanti una lunga carriera e spero di poter fare meglio nelle prossime competizioni".

Poi c'è il più anziano di tutti, l'intramontabile Flavio Cannone, che sulla carta d'identità segna 40 anni da qualche settimana ma si sente – e sembra! - ancora un ragazzino. "Ormai ho perso il conto dei Mondiali che ho fatto". Per la precisione sono ben otto, dal primo nel 2007 nel Quebec in Canada, all'ultimo nel 2019 a Tokyo. "Questo però non sono riuscito a farlo perché non ero al meglio fisicamente. Adesso mi preparerò per il Campionato Europeo di Rimini 2022, sarà la mia ultima esperienza a livello agonistico, prima di intraprendere la carriera da allenatore – ha confessato il Caporal Maggiore Capo dell'Esercito Italiano – spero di poter mettere la mia esperienza al servizio dei giovani che vogliono fare questo sport e hanno la passione per il Trampolino". E quale occasione migliore per dire addio, se non di fronte al pubblico italiano, con l'ultimo sparo di Cannone?

Nel mezzo c'è il ventenne Marco Lavino, che mantiene bassa la media di una Nazionale davvero giovane, se si contano pure i 19 anni di Isabella Murgo, l'unica donna di questa spedizione. "E' stato il mio secondo Mondiale ed è stata una bellissima esperienza partecipare con la mia squadra a questa rassegna iridata. Ieri nella gara individuale – ha detto il pugliese della Ginnastica Brindisi – avrei potuto fare di più: ho sporcato gli esercizi, preso dei punteggi bassi ma almeno li ho portati a termine. Così come oggi nel synchro, anche se comunque è andata meglio". L'esperienza e la gioventù al servizio del Trampolino azzurro. Uno per tutti e tutti per uno.

Dalla nostra inviata Giorgia Baldinacci