Baku - Mondiale di Trampolino, Lavino e Patisso Colonna a un passo dalla finale synchro
Nonostante la delusione per le prestazioni di ieri nell'individuale, Samuele Patisso Colonna e Marco Lavino sono tornati a saltare per la gara di qualificazione del synchro maschile, nella 35ª edizione del Campionato Mondiale di Trampolino Elastico, in scena a Baku, in Azerbaijan, fino a domenica 21 novembre.
I due azzurri, però, con il totale sulle due routine di 88.360 punti, non sono riusciti a trovare – seppur per poco più di due punti – il riscatto e non hanno centrato la finale del doppio, piazzandosi al 14° posto tra gli otto a disposizione. L'ultima piazza utile per accedere alla final eight è stata la nona (poteva entrare soltanto una coppia per nazione) e se l'è aggiudicata il Giappone, che affronterà i rivali di Bielorussia, Germania, Francia, Portogallo, Russia, Brasile e USA.
Il ginnasta della Milano 2000, che ha stretto i denti per un trauma alla caviglia, e il compagno della Ginnistica Brindisi hanno iniziato la loro competizione con l'esercizio obbligatorio, pagato dalla giuria – dove era presente la nostra ufficiale di gara Francesca Beltrami – 39.560 punti. Poi il 19enne, allenato da Luigi Meda, e il pugliese, seguito da Ilenia Gargiulo, sono tornati sul trampolino per la routine libera totalizzando 48.800 punti.
A bordo pedana, ad aiutare gli azzurri, c'erano l'allenatore Meda, Flavio Cannone – costretto al ritiro dalla rassegna iridata per un problema alla schiena – e il fisioterapista Gabriele Francini. Sugli spalti, a fare il tifo per i compagni, presente Isabella Murgo – che ieri ha chiuso la sua qualificazione individuale a un passo dalla semifinale – e il Direttore Tecnico Nazionale Giuseppe Cocciaro. Purtroppo l'avventura mondiale della Nazionale azzurra senior si ferma alle qualifiche ma, la prossima settimana, toccherà all'Italbaby con la World Age Group Competition entrare in gara per fare del proprio meglio, nella rassegna in programma sempre alla National Gymnastics Arena di Baku dal 25 al 28 novembre.
Dalla nostra inviata Giorgia Baldinacci
Foto Filippo Tomasi/Simone Ferraro/FGI
