Ventuno posti per i Giochi Olimpici del 2020 sono in palio questa settimana al 37° Campionato del Mondo di Ginnastica Ritmica che inizia oggi a Baku, in Azerbaijan. Dal 16 al 22 settembre più di 300 ginnaste, in rappresentanza di 61 nazioni, si sfideranno nella capitale azera per contendersi i nove titoli mondiali in palio nella Ginnastica Ritmica individuale e in quella a Squadre.

Le 16 migliori individualiste – con un massimo di due per nazione - della competizione All around di venerdì 20 settembre si guadagneranno l’accesso diretto ai Giochi Olimpici della prossima estate. Le prime 24 squadre dei Campionati del Mondo del 2018 a Sofia, in Bulgaria, si sono invece assicurate un posto per competere qui a Baku, dove i primi cinque gruppi classificati nel concorso generale prenoteranno anche i pass olimpici, escluse le squadre già proiettate all’Olimpiade del Sol Levante: Russia, Italia e Bulgaria.

Baku, meta sempre più popolare per gli eventi di Ginnastica, ospita per la seconda volta i Campionati del Mondo di Ritmica, dopo il successo dell'edizione 2005 all'Heydar Aliyev Arena. Quest'anno i campionati si svolgeranno nella National Gymnastics Arena, una delle pochissime strutture al mondo costruite appositamente per la Ginnastica. Yana Batyrchina, medaglia d’argento Olimpica ad Atlanta 1996, sarà l'ambasciatrice ufficiale dell'evento.

"Baku è una delle città sportive più importanti al mondo e siamo entusiasti che qui si svolgano i Campionati del Mondo, valevoli per la qualificazione olimpica", ha dichiarato il presidente della FIG Morinari Watanabe. "Come al solito, l'organizzazione è stata superba e sarà emozionante vedere come si svolge una competizione tra ginnaste che ambiscono a qualificarsi per i Giochi Olimpici".

Il mondiale di Baku rappresenta un'opportunità storica per la campionessa iridata in carica, la russa Dina Averina. Ad oggi solo quattro donne hanno vinto tre titoli mondiali assoluti consecutivi: le bulgare Mariya Gigova (1969-73) e Maria Petrova (1993-95), la russa Evgeniya Kanaeva (2009-2011) e, più recentemente, Yana Kudryavtseva (2013-15). Dina Averina dunque è sicuramente la favorita per entrare nella storia mondiale dei piccoli attrezzi. La rivale più accreditata è senza dubbio la sorella Arina ma anche l'israeliana Linoy Ashram potrebbe darle del filo da torcere nella corsa verso l'oro iridato.

Le ginnaste di sette diverse nazioni sono salite sul podio in occasione della World Challenge Cup dello scorso fine settimana a Portimao, in Portogallo, sottolineando la crescita costante di questo sport a livello mondiale. L'elenco delle potenziali sfidanti della supremazia russa è molto ampio. Tra i nomi spiccano indubbiamente le nostre azzurre - avieri dell'Aeronautica Militare - Milena Baldassarri e Alexandra Agiurgiuculese, rispettivamente argento e bronzo di specialità (nastro e palla) ai Mondiali di Sofia del 2018. La lista continua con Katsiaryna Halkina (BLR), Linoy Ashram (ISR), Kaho Minagawa (JPN) e Laura Zeng (USA), così come Anastasia Salos (BLR), Katrin Taseva (BUL) e Vlada Nikolchenko (UKR). Nomi altisonanti che hanno già vinto in passato medaglie mondiali individuali o che hanno contribuito a risultati storici per i propri Paesi.

Un elogio per il presidente onorario della Federazione Ginnastica d’Italia, Bruno Grandi, scomparso venerdì 13 settembre, precederà la cerimonia di apertura di questo pomeriggio. Il Presidente della FIG, Morinari Watanabe, terrà un discorso in memoria dell'uomo che ha guidato la Federazione Mondiale dal 1997 al 2016, seguite da un momento di silenzio in suo onore.

Dal nostro inviato Federico Calabrò