Gyor, terra di Ungheria. L’Italia della Ginnastica artistica ha scritto un'altra bellissima pagina del libro dedicato ai 150 anni della Federazione. Un bronzo che vale quanto un oro. Un terzo posto che significa un qualcosa di inimmaginabile. Quattro ragazzi che, stasera, hanno sfilato sul podio iridato dei campionati del mondo Juniores, battendo nazioni come la Cina, gli Stati Uniti, il Canada, la Corea, la Gran Bretagna e la Russia - solo per citare alcune delle potenze mondiali della specialità. Escluse da un quartetto di azzurrini che hanno disputato una gara perfetta, dall’inizio alla fine. Nell’Audi Arena di Gyor, sede appunto della prima edizione dei campionati del mondo di ginnastica artistica dedicati alla categoria junior, gli azzurri Lorenzo Bonicelli, Ivan Brunello e Lorenzo Casali - con la riserva Mirko Galimberti a sostenere sul campo gara i compagni di squadra - splendidamente guidati da Pamela Cauli e Fabrizio Marcotullio, con il supporto del vice presidente vicario della FGI, Valter Peroni e del responsabile della squadra nazionale giovanile, Nicola Costa, vigile in ogni frangente della gara, hanno ottenuto un risultato alla vigilia neppure vagamente sognato. “Puntiamo a fare 157 punti totali ed arrivare così a ridosso delle prima dieci”, ci aveva confidato Nicola Costa durante il riscaldamento dei suoi ragazzi. Ebbene quei 157 punti sono diventati 159.179 ed il decimo posto è stato lasciato ad altre realtà. Piangono in molti a fine gara. C’è chi dà un cinque a chiunque gli passi di fianco, chi mostra i pugni al cielo in segno di vittoria, chi inizia a rispondere alle prime telefonate che giungono dall’Italia, perché, questa volta, gli azzurri l’hanno fatta davvero grossa. Difficile descrivere la gioia che ha portato in dote questa incredibile impresa e di chi l’ha vissuta sul campo di gara, con una prestazione che prendeva sempre più valore con il passare delle rotazioni e l’annotare di punteggi straordinari degli azzurrini, attrezzo dopo attrezzo. Dopo quindici esecuzioni magistrali da parte di tutti, a suggellare il bronzo a squadre sono stati gli esercizi al corpo libero di Lorenzo Bonicelli (13.266), Ivan Brunello (12.400) e Lorenzo Casali (13.566). Alla fine la Cina è stata superata di qualche decimo ed è partita la torcida italiana sugli spalti dove i genitori, la squadra azzurra femminile al completo e qualche altro tifoso sparso qua e là, hanno allestito in fretta e furia. Anche a livello individuale il team azzurro ha avuto soddisfazioni di grande spessore. Nel concorso generale Lorenzo Bonicelli è sesto con un totale di 79.115, mentre Lorenzo Casali è giunto ottavo (78.798) e Ivan Brunello undicesimo (78.598). Sabato e domenica nelle finali per attrezzo ci saranno anche due azzurri a giocarsi le medaglie. Il marchigiano Lorenzo Casali sarà impegnato nella finale del corpo libero, dove è entrato con il settimo punteggio, mentre il brianzolo Ivan Brunello disputerà quella della sbarra, in cui si è accreditato con il secondo punteggio di giornata. Un’affermazione, questa di Gyor, che testimonia il grande momento che sta vivendo la ginnastica artistica maschile. Un premio a quanti si stanno prodigando in palestra o dietro una scrivania per rendere possibili imprese che sfiorano gesta quasi fiabesche. Da Gyor è tutto, per il momento. Sarà una notte felice per gli azzurri, sarà una notte di festa per la ginnastica italiana.

Questi nella sintesi i punteggi dei tre azzurrini:

Lorenzo Bonicelli: corpo libero - 13.266, cavallo con maniglie - 12.800, anelli - 12.033, volteggio - 13.700, parallele - 13.050, sbarra - 12.966

Lorenzo Casali: corpo libero - 13.566, cavallo con maniglie - 12.566, anelli - 13.066, volteggio - 13.800, parallele - 13.200, sbarra - 12.600

Ivan Brunello: corpo libero - 12.400, cavallo con maniglie 12.800, anelli 12.933, volteggio - 13.966, parallele - 13.133, sbarra - 13.366