Mondiali di ginnastica artistica – Finali di specialità

Italia a un passo dall’oro. Cassina è vice campione del mondo alla sbarra.

Anaheim - Siamo fatti per soffrire, si dice. Ma qualche volta fateci pure godere. La sbarra è l’ultimo attrezzo della giornata conclusiva, quindi figuratevi voi la tensione accumulata sugli spalti nel gruppo di Casa Italia. Poi il via. Sale primo il canadese Jeltkov e cade. Fuori uno. Li Xiaopeng, dopo due performances stratosferiche al volteggio e alle parallele forse è appagato, e non va oltre il 9.662. E la volta di Takiro Kashima, ginnasta del Sol Levante. Non rischia, fa un solo salto poi tutto un lavoro di fino sull’attrezzo. Da manuale: 9.775. Cade anche il due volte campione del mondo Ivankov, ma l’australiano Rizzo fa segnare 9.700. Commenti febbrili. Parte Nemov con la solita, rutilante serie di salti, atterra abbastanza scomposto ma porta a casa un 9.737. E’ il turno di Igor. Kovacs teso, Kovacs teso con un avvitamento (il suo movimento), è un po’ corto. Allora cambia in corsa e anticipa lo Stalder prima del Kovacs raccolto e del Lipski. Cambio di petto e infilata. Tutto perfetto, tranne un passettino all’arrivo, ma la gente lo acclama. E’ il suo 'esercizio più spettacolare, e difficile. L’unico che parte da una difficoltà pari a 10 senza contare i collegamenti di solito presenti in ogni routine, ma valutando solo gli elementi (una “E”, due super “E”, quindi un’altra “E”). Fa 9.75 e il francese Mareè non fa neanche testo quando cade a sua volta. Cassina, già bronzo europeo a Patrasso lo scorso anno, ha conquistato la medaglia più preziosa per la spedizione italiana. Appena 25 millesimi separano il suo 9.75 dal 9.775 del giapponese Kashima, un’inezia che l’azzurro avrebbe colmato abbondantemente bloccando l’uscita. Il primo pensiero e’ per i genitori, poi per il suo allenatore. Con lui sta già pensando ad un SuperCassina, qualcosa come il suo movimento moltiplicato per due. Ci vediamo ad Atene. Era dal mondiale di Portorico del ’96 che la ginnastica italiana non conquistava una medaglia d’argento in un mondiale. Allora fu Andrea Massucchi, scomparso poi tragicamente in un incidente d’auto, a salire sul secondo gradino del podio al volteggio.
Il resto del pomeriggio ha visto il riscatto della Cina, che ha sfoderato un Li Xiaopeng “Unto del Signore” con i suoi due ori e una ritrovata Fan Ye, finalmente a segno alla trave. Al corpo libero femminile ha dato spettacolo la brasiliana Dos Santos, forse la più potente macchina da guerra messa in campo in questi mondiali.Il medagliere ci vede al 10œ posto nel mondo. Appena un gradino sotto la grande Romania, vera sconfitta di questa edizione.
CLASSIFICHE: Uomini- Volteggio: 1. Li Xiaopeng (CHN) 9.818; 2. M.Dragulescu (ROM) 9.687, 3. K.Shewfelt (CAN) 9.612. Parallele: 1. Li Xiaopeng (CHN) 9.825, 2. A.Nemov (RUS) e X.Huang (CHN) 9.762. Sbarra: 1. T.Kashima (JPN) 9.775, 2.I.Cassina (ITA) 9.750, 3. A.Nemov (RUS) 9.737. Donne – Sbarra: 1. Fan Ye (CHN) 9.812, 2. C.Ponor (ROM) 9.587, 3. L:Ejova (RUS) 9.55. Corpo libero: 1. D.Dos Santos (BRA) 9.737, 2. C.Ponor (ROM) 9.70, 3. E.Gomez (SPA) 9.675.