E' l'americana Shawn Johnson la nuova regina della Ginnastica artistica mondiale ma c'è una grande medaglia di bronzo per Vanessa Ferrari che ha dovuto rincorrere le lue avversarie dopo la caduta alle parallele ma che non si è persa d'animo ed ha continuato a spingere. Vanessa, grazie ad un 15,330 al corpo libero conquista in comproprietà con la brasiliana Jade Barbosa il terzo gradino del podio ma, considerando anche i problemi fisici che hanno perseguitato la ginnasta bresciana per tutti questi giorni di gara, una medaglia, seppur di bronzo, è uno splendido risultato.
L'altra nostra azzura in gara, Federica Macrì con il punteggio di 13,925 alle parallele si porta al 19 posto della classifica finale con il punteggio totale di 56,350.

CLASSIFICA CONCORSO GENERALE FEMMINILE

1 Shawn JOHANSON USA 61,875
2 Stelana NISTOR ROU 60,625
3 Jade BARBOSA BRA 60,550
3 Vanessa FERRARI ITA 60,550
5 Anastasia LIUKIN USA 60,100
6 YANG Yilin CHN 60,025
7 XIAO Sha CHN 59,600
8 Yulia LOZHECKO RUS 59,250
9 Sandra Raluca IZBASA ROU 59,225
10 Daria JOURA AUS 58,800
11 Elizabeth TWEDDLE GBR 58,725
12 HONG Su Jong PKR 58,325
13 Ekaterina KRAMARENKO RUS 57,850
14 M.HINDERMANN GER 57,800
15 Koko TSURUMI JPN 57,525
16 Marine PETIT FRA 57,300
17 Lanika DE SIMONE ESP 57,150
18 Anja BRINKER GER 56,550
19 Federica MACRI' ITA 56,350
20 Kristina PALESOVA CZE 56,250
21 Pauline MOREL FRA 56,050
22 Ariella KAESLIN SUI 56,375
23 HONG Un Jong PRK 55,200
24 Valentina HOLENKOVA UKR 55,150

“Se eseguo in allenamento l’esercizio alle parallele - ha detto Vanessa dopo la gara - 10 volte su 10 lo faccio bene. Il Comaneci, il movimento che ho sbagliato già due volte qui a Stoccarda e un’altra ad Amsterdam, nella finale degli Europei, lo soffro soprattutto nelle gare importanti, ma è una cosa mentale non tecnica. Quando ho sbagliato, però, sono riuscita a recuperare la concentrazione. Credo che molte altre si sarebbero demoralizzate. Allora sono andata alla trave, l’esercizio che mi fa più paura, l’ho fatto bene e ho cominciato a crederci. Sono andata al corpo libero con un po’ di dolore al piede, ho stretto i denti ed ho dato tutto. Non lancio la sfida a nessuno per Pechino, perché manca ancora troppo tempo e c’è tanto da lavorare. Dedico la medaglia a quanti mi hanno sostenuto dopo la caduta alle parallele e l’esercizio al corpo libero che mi ha permesso il sorpasso, a Luciano Pavarotti. Il mondiale non è finito qui. Adesso mi attendono due finali importanti e non mi porterò dietro la paura di cadere ancora alle parallele”.