Secondo giorno di finali di specialità ai Campionati del Mondo di Ginnastica Artistica. L’aviere Enrico Pozzo chiude 5° alla sbarra, mentre Vanessa Ferrari è sesta al Corpo libero. L’Italia torna a casa con entrambe le Sezioni dell’artistica, maschile e femminile, qualificate ai Giochi di Pechino 2008, un quarto porto nella finale per nazioni di Vanessa e compagne, dietro i dream team storici, e un bronzo della Ferrari nel concorso generale.

VOLTEGGIO MASCHILE
1 Leszek BLANIK POL 1° 16,450 2° 16,575 TOT 16,512
2 Ilie Daniel POPESCU ROU 1° 16,675 2° 16,325 TOT 16,500
3 RI Se Gwang PKR 1° 16,500 2° 16,275 TOT 16,387
4 RI Jong Song PKR 1° 16,200 2° 16,525 TOT 16,362
5 Andriy ISAYEV UKR 1° 16,075 2° 16,425 TOT 16,250
6 Fabian HAMBUECHEN GER 1° 16,100 2° 15,850 TOT 15,975
7 Flavius KOCZI ROU 1° 16,050 2° 15,600 TOT 15,825
8 Isaac BOTELA PEREZ ESP 1° 14,875 2° 15,900 TOT 15,387

TRAVE
1 Anastasia LUKIN USA 16,025
2 LI Shanshan CHN 15,900
2 Steliana NISTOR ROU 15,900
4 Caralina PONOR ROU 15,700
5 Lauren MITCHELL AUS 15,425
6 Isabelle SEVERINO FRA 14,675
7 Jade BARBOSA BRA 14,575
8 Shawn JOHNSON USA 14,475

PARALLELE
1 Mitja PETROVSEK SLO 16,250
1 KIM Dae Eun 16,250
3 Anton FOKIN UZB 16,200
4 YOO Won Chul KOR 15,975
5 HUANG Xu CHN 15,950
6 YANG Wei CHN 15,900
7 Yosuke HOSHI JPN 15,850
8 Yann CUCHERAT FRA 15,350

CORPO LIBERO FEMMINILE
1 Shawn JOHNSON USA 15,250
2 Alicia SACRAMONE USA 15,225
3 Cassy VERICEL FRA 15,125
4 JIANG Yuyan CHN 15,100
5 CHENG Fei CHN 15,075
6 Vanessa FERRARI ITA 15,050
7 Elizabeth TWEDDLE GBR 14,900
8 Sandra Raluca IZBASA ROU 14,525

SBARRA
1 Fabian HAMBUCHEN GER 16,250
2 Aljaz PEGAN SLO HZX 15,825
3 Hisashi MIZUTORI JPN 15,775
4 Epke ZONDERLAND NED 15,700
5 Enrico POZZO ITA 15,150
5 Jeffrey WAMMES NED 15,150
6 Vlasios MARRAS GRE 14,275
7 Hiroyuki TOMITA JPN 13,300

MIX ZONE

ENRICO POZZO:
5° al mondo alla sbarra, chi se lo sarebbe aspettato! Essere in finale era già una grande soddisfazione personale che si andava ad aggiungere alla qualificazione della squadra per Pechino. L’aver recuperato anche due posizioni rispetto al 7° posto di mercoledì mi rende ancora più orgoglioso. Non ho preso un collegamento tra un movimento e un salto ma per il punteggio di partenza del mio programma non avrei potuto comunque ottenere di più. Ora lavoreremo per aumentare questo valore e competere alla pari con gli altri. Magari anche a Pechino, dove sarebbe splendido centrare una finale insieme ad Igor. Senza nulla togliere a Cassina, che rimane sempre molto più bravo di me in questa specialità, è sempre un bene che ci sia un ricambio di ginnasti nelle finali. A livello d’immagine si lancia così il messaggio di un movimento in salute. Voglio ringraziare l’Aeronautica Militare per avermi dato la possibilità di allenarmi con serenità ed impegno. Questo risultato è merito anche del mio Gruppo Sportivo.

VANESSA FERRARI:
Il dolore mi ha infastidito soltanto durante il warm up, poi, in gara, ho cercato di non pensare al piede e di concentrarmi sull’esercizio. Sia io che la Nistor siamo state pagate meno di quanto meritassimo, mentre la Johnson e le cinesi hanno avuto qualcosa in più. Dopo questo Mondiale la Ginnastica femminile italiana può dirsi soddisfatta, con un quarto posto a squadre ed un bronzo, ma io penso che si poteva sempre fare meglio. In 15 giorni ho affrontato tre prove al corpo libero. Per via dell’infiammazione abbiamo preferito non forzare in allenamento e spingere direttamente in gara. Tanto le cose le avevo provate e riprovate nei mesi precedenti al Mondiale. Certo però non è stato normale, per me che l’esercizio lo eseguo tutti i giorni, ritrovarmi a farlo, qui in Germania, solo durante le competizioni . Ora ho voglia di vacanze. Anche dopo Aarhus avrei dovuto fare un break ed invece ho tirato diritto fino a qui. Per il prossimo anno cambieremo anche il programma al corpo libero, ma non ho preferenze per la nuova musica. A quello ci pensa Michela Francia, la mia coreografa.

GIOVANNI FERRARI:
Seguiremmo Vanessa in capo al mondo. Non so se a Pechino ci andremo in camper, come fin qui a Stoccarda. Magari caricandolo sul treno a Mosca! Vany ha dimostrato di avere un carattere forte e di saper far fronte anche alle difficoltà e agli imprevisti, senza sottrarsi alle proprie responsabilità. Questa esperienza ci restituisce un’atleta più completa. Prima delle gare sia io che la mamma gli abbiamo detto che saremmo stati con lei nel bene o nel male e di dare tutto quello che aveva dentro. Secondo noi è andata bene.

ENRICO CASELLA:
L’avevamo detto: Pechino, un bronzo e torniamo soddisfatti. E’ stata una finale al corpo libero molto chiusa e combattuta. Basti vedere il distacco di 2 decimi che separa Vanessa dall’oro. Il doppio sorteggio come prima, sia oggi che ieri alle parallele, non ci ha certo favoriti. Una sfortuna compensata però, alla grande, dalla qualificazione olimpica e dal 4° posto assoluto della squadra.
Ora ci attendono 11 mesi di lavoro. Stati Uniti, Cina, Russia e Romania sono colossi difficili da affrontare. Noi siamo l’Italia, un piccolo paese, in confronto, con poche ginnaste a disposizione. Per questo dobbiamo essere anche bravi a gestire e valorizzare quel poco che abbiamo. Ci tengo a ringraziare tutto lo staff che lavorando in armonia ha permesso questo risultato: dalle ginnaste ai tecnici, Diego Pecar, Teresa Macrì, Michela Francia, Mauro di Rienzo, Jian Zifcak, senza dimenticare lo straordinario apporto del medico della nazionale Matteo Ferretti e del fisioterapista azzurro Salvatore Scintu.