Beatrice Zancanaro:
“Peccato per quella sporcatura all’inizio, quando ho ripreso l’attrezzo sullo snodo, anziché dalla bacchetta. Vedendo la sequenza dei quattro attrezzi e i punteggi sempre più alti mi dispiace che non ci sia una quinta specialità. Io sono un diesel e ci stavo cominciando a prendere gusto. Quando sono uscita ero molto contenta, soprattutto di vedere la mia allenatrice, Sandra Veronese, tirare un sospiro di sollievo. Questa è stata una delle poche volte che ho fatto bene in tutte e quattro le specialità. E’ sempre bello emozionare le persone che hanno lavorato tanto con me in palestra, che credevano in me anche quando io stessa non ci credevo. Per questo, ora che è finita, voglio ringraziare tutti coloro che non solo mi hanno supportato ma, più che altro, sopportato. Ho sentito il calore dei tifosi sugli spalti. A Baku non c’era tutto questo seguito e, forse, pure per questo nel 2005 chiusi in 47esima posizione. Anche se dovessi essere la prima delle escluse, vorrebbe sempre dire 25esima al mondo. Niente male per una 18enne. Al prossimo mondiale qualificante avrei 22 anni, ho tutto il tempo per limare qualche posizione”.