Per descrivere il sentimento provato nei confronti del proprio lavoro, Enrico Mentana, nel suo ultimo libro ha scelto il termine “Passionaccia”. Francamente non ne troviamo uno migliore per intendere, con un’accezione tutt’altro che dispregiativa, l’amore viscerale che un ginnasta o una ginnasta può provare per la disciplina alla quale ha deciso di dedicare la propria vita. Quella stessa passionaccia che Mentana prova “quasi allo stato brado”, come lui stesso ha dichiarato, per l’informazione, scorre certamente nelle vene, per esempio, di Andrea La Spada nei confronti, però, della Ginnastica Artistica. Ebbene, quella stessa passionaccia ha spinto la sfortunata sedicenne di Pavia - vittima di un grave infortunio durante la fase di riscaldamento degli ultimi Giochi del Mediterraneo - ad andare a salutare le sue compagne di Nazionale prima della loro partenza, la settimana scorsa, per Campionati del Mondo. E quella stessa passionaccia la porterà, nel prossimo fine settimana, al di là della Manica, sugli spalti della 02 Arena di Londra, a tifare per la sua Italia. “Non è un attacco di nostalgia – spiega Andrea appena tornata da scuola – solo che sono legata da grande amicizia a Serena, Betta, Paola ed Emily. Restiamo in contatto anche via Facebook. Mi sembrava giusto andarle a salutare a Milano e poi, insieme a due amici, raggiungerle a Londra, almeno per le finali di specialità. Pronostici? Non sono più ferrata come un tempo. I maschi, secondo me, hanno maggiori probabilità delle ragazze di salire sul podio. Occhio però! Visto il talento innato che c’è tra le mie ex colleghe, può sempre saltar fuori il colpo a sorpresa”. La Spada sta bene, ha voltato pagina. L’incidente è dietro le spalle. Davanti, adesso, c’è solo il programma di viaggio: venerdì prossimo, appena terminata la scuola, via di corsa all’aeroporto per raggiungere la capitale britannica e gustarsi le gare del Mondiale. Lunedì il ritorno. “E’ vero, va decisamente meglio – sorride l’atleta della S.G.P., la società diretta dal Presidente Lanza – mi hanno tolto anche l’ultimo supporto post operatorio, il collarino. Il dottor Cuzzocrea, un medico dell’equipe del professor Benazzo, mi ha visitato e mi ha detto che il decorso è molto incoraggiante. L’unica raccomandazione che mi è stata fatta è di evitare di prendere dei colpi, almeno fino alla prossima visita di controllo, a gennaio. A quel punto si deciderà il da farsi”. Andrea frequenta il terzo anno al liceo scientifico statale Torquato Taramelli di Pavia. “E’ più dura di quanto pensassi – svela con un sorriso – prima la scuola veniva dopo la ginnastica, ora invece viene prima di ogni altra cosa, ed è veramente difficile. Io però ho la testa dura. In questi primi giorni le cose non sono andate tanto bene, ma mettendocela tutta, proprio come in pedana, prima o poi ne verrò a capo”. Sulla caduta di Silvi Marina, invece, non vuole più tornare. “Ho cercato di non pensarci più, è andata così e basta. Ora voltiamo pagina”. Il suo futuro è tutto da riscrivere, anche se potrebbe non esserci più spazio per la ginnastica. “Si, ma non per lo sport – chiude la giovane pavese – Già ora le mie giornate senza praticare alcuna disciplina mi sembrano così vuote. Non posso farne a meno. Sono andata poche volte nella palestra della Ginnastica Pavese a vedere le mie compagne. Di sicuro non posso e non voglio smettere di fare sport, ma dire oggi cosa farò è dura. Vediamo in futuro, da gennaio in poi. Ne parlerò anche con il dottore da cui sono in cura, prima di prendere una decisione, ma di una cosa sono sicura: lontano dalla pratica sportiva non ci sto. Il prossimo anno, con calma, decideremo cosa fare”. Oggi, intanto, nella metropoli del Regno Unito, nello stesso impianto destinato ad ospitare la Ginnastica ai Giochi Olimpici del 2012 era in programma la prova podio femminile. Emily Armi, questa mattina, si è ben disimpegnata in tutti e quattro gli attrezzi, partendo alla trave nella prima suddivisione. Mentre vi scriviamo sono in pedana Elisabetta Preziosa, iscritta al corpo libero e alla trave, e Serena Licchetta, che, invece, vedremo soltanto alle parallele, entrambe nella 4^ suddivisione. Nella prossima, la quinta ed ultima, Paola Galante affronterà il programma completo. Domani, invece, i ragazzi cominciano a fare sul serio. I turni di lavoro prevedono Andrea Coppolino, alle 10 in punto, sugli anelli del girone d’apertura delle qualificazioni maschili. Nel successivo, alle 14:30 (ora locale, le 15:30 italiane), subito dopo la Cerimonia d’Apertura, toccherà all’unico all-arounder della truppa azzurra, l’aviere Enrico Pozzo, al via proprio da quella sbarra che gli regalò l’oro mediterraneo, nel luglio scorso. Alle 19:00, nell’ultimo giro, sarà il turno di tutti gli altri. Si comincia con un passaggio a vuoto alle parallele, poi Cassina alla sbarra, ancora un corpo libero senza italiani e il gran finale con Busnari al cavallo con maniglie, Morandi agli anelli e Angioletti al volteggio. “La concorrenza è fortissima – commenta Maurizio Allievi – si vedono giovani che fanno cose dell’altro mondo. Noi contrapporremo al talento in erba l’esperienza dei nostri veterani. Il morale è alto, il clima è sereno. La parte più dura ce l’ha Coppolino, che praticamente aprirà la rassegna agli anelli. Ad Andrea, però, se centrerà l’uscita, non mancano i numeri per resistere all’attacco di tutti gli sfidanti che sfileranno dopo di lui”. Il colpo di scena, nel frattempo, arriva dall’infermeria tedesca. A quanto pare, il campione europeo, argento ai Mondiali di Stoccarda, Fabian Hambuechen si è lesionato i legamenti della caviglia durante l’ultima parte della prova di ieri al corpo libero. Un perdita grave per questa 41esiama edizione planetaria!