Al termine delle qualificazioni ai Mondiali di Trampolino Elastico l’Italia vede tramontare il sogno di una finale maschile, ottenendo il 26° posto con Flavio Cannone (68.100), il 56° con Stefano Crastolla (58.900) e il 73° con Dario Aloi (36.200), su un totale di 81 partecipanti, in rappresentanza di 18 Federazioni. In una gara dominata dalla Cina (221.300), capace di piazzare i propri atleti - Dong Dong (1° con 74.300), Lu Chunlong (3° con 73.200), Tu Xiao (4° con 73.200) e Ye Shuai (5° con 73.100) – in quattro dei primi cinque posti della classifica generale, dal Giappone, secondo con 215.600, e dalla Russia (211.500) – con Dimitry Ushakov davanti a tutti, pari merito a 73.300 con Dong - i nostri tre azzurri, con il punteggio complessivo di 163.200, si collocano, nella graduatoria per nazioni, in 14ª posizione, senza riuscire a staccare neppure un biglietto per la final eight individuale. Il primo a scendere dalla pedana dello Sport-Concerts Complex di San Pietroburgo è stato Dario Aloi, alla sua seconda esperienza mondiale. Il 20enne della Milano 2000, campione italiano in carica, è partito discretamente con un 28.500 nella routine di apertura, frutto di un 3.300 di Difficoltà e un 25.900 di Esecuzione. Purtroppo, però, nel libero Dario non ha portato a termine il suo programma, raccogliendo soltanto 7.700 punti, per un totale di 36.200 che lo relega, nella parte bassa del gruppo. Ha fatto leggermente meglio il brindisino Stefano Crastolla. Il ginnasta pugliese non è andato oltre un 26.200 nell’obbligatorio (Difficoltà 2.700 ; Esecuzione 23.500) ma ha dimostrato carattere andando comunque a conquistare un buon 32.700 nella performance successiva, conseguenza di un 12.200 di Difficoltà e di un 20.500 di Esecuzione. E veniamo a Flavio Cannone, il pioniere nostrano di questa disciplina, per lungo tempo interprete unico del Trampolino azzurro, pluri-campione nazionale, che, dopo la delusione di Pechino, aveva momentaneamente accantonato le proprie velleità da individualista per dedicarsi alla nuova sfida del Sincronizzato. Dopo il ritorno a Milano e la cura di Luigi Meda, l’atleta dell’Esercito Italiano, 28 anni e due Olimpiadi alle spalle, si era ripresentato in grande spolvero nelle ultime prove di Coppa del Mondo, arrivando sulle sponde del Mar Baltico con la voglia di bissare la finale di Quebec City, dove giunse 6°. La sua prestazione da 68.100 gli tarpa purtroppo le ali. Troppo forti gli avversari, forse. Anche perché il campione di Porto San Pietro con 29.600 nell’obbligatorio (D. 3.100; E. 26.500) e 38.500 nel libero (D. 15.200; E. 23.300) non ha molto da rimproverarsi per il suo 26 posto, ben lontano dai primi 8 che si contenderanno nel fine settimana il titolo mondiale. Il prossimo obiettivo, adesso, per la delegazione italiana è quello di centrare la finale del Sincronizzato. Cannone ed Aloi, in passato, hanno dato dimostrazioni di grande affiatamento. Le qualificazioni sono in programma alle 11.00 (ora locale) di Venerdì 13. Speriamo che porti bene!

Allegati

Classifica Qualificazioni Individuali,Classifica Concorso per Nazioni