I fan di Eugenia possono tirare un sospiro di sollievo, la loro beniamina ha subito risposto all’assalto dell’intraprendente Daria, vincendo la successiva finale con il cerchio. La regina, dunque, esce dall’angolo e il mondo sembra tornato al proprio posto, malgrado i tre decimi di distacco lascino intendere che c’è mancato poco che rimanesse sottosopra. La Kondakova sale in pedana prima della rivale ed ottiene quasi un punto più delle qualificazioni (28.900 contro 28.050) mettendo, crediamo, una pressione enorme addosso alla Kanaeva. Che però non si scompone affatto e da campionessa assoluta si tiene la corona di Miè tirando fuori dal cilindro un esercizio da 29.200. Identico podio, dunque, rispetto all’edizione precedente in Giappone, con l’eccezzione dell’azera Aliya Garayeva, che, riesce per un soffio, a strappare il bronzo a Melitina Staniouta. Ancora a bocca asciutta, invece, la bellissima ucraina Alina Maksymenko, che, dopo la medaglia di legno alla fune, deve accontentarsi della quinta piazza al cerchio. La prima giornata di finali si conclude così con due doppiette della Russia e se non fosse stato per l’ordine inverso nella gara a otto iniziale, avremmo potuto dire che è andato tutto secondo i pronostici. Il light motiv dell’inno di casa diventa qualcosa più di un presagio. In verità, scongiuri a parte, l’unica chance di interrompere le note del compositore Classifica Finale CERCHIO 

1. Evgenia Kanaeva RUS 29.200

2. Daria Kondakova RUS 28.900

3. Aliya Garayeva AZE 27.675

4. Melitina Staniouta BLR 27.400

5. Alina Maksymenko UKR 27.250

6. Liubou Charkashyna BLR 27.150

7. Anna Alyabyeva KAZ 26.925

8. Joanna Mitrosz POL 26.025