Non c’è riuscito neppure Vladimir Vysotsky, attore, chitarrista, poeta russo e soprattutto autore di “Eh Ras Iscio Ras”, la canzone scelta da Julieta Cantaluppi per la palla mondiale. La Giuria dell’Olympiysky Sport Complex è stata irreprensibile ed ha assegnato all’ultima uscita della 25enne di Como il punteggio di 25.250 (D. 8.250 – A. 8.600 – E. 8.400), il più basso delle quattro prove disputate e quindi quello da scartare. Peccato, perché, così facendo, Julie resta inchiodata al 77.300 (FU 25.850 – CE 25.500 – PA 25.250 – NA 25.950) complessivo raggiunto ieri e perde parecchia strada nella graduatoria di ammissione al Concorso Generale. Il suo ingresso tra le 24, quando manca ancora una rotazione e mezza, è fuori discussione, tuttavia la prestazione incolore di stamani non le consentirà di migliorarsi rispetto all’edizione di Miè. Poco male. Ciò che conta è la finale All-around di domani, trasmessa in diretta da Rai Sport 1 (per conoscere il palinsesto consultare l’area GINNASTICA IN TV), una sfida avvincente nella quale non vedremo altre azzurre, oltre alla campionessa della CariFabriano. Martina Alicata Terranova, infatti, con il 24.475 (D. 7.875 – A. 8.300 – E. 8.300) odierno rimane troppo lontana da quei salotti buoni della ritmica internazionale che, alla vigilia, sembravano propensi ad accoglierla. All’esordio in un Campionato del Mondo l’elegante siracusana è riuscita a superare di un paio di decimi Federica Febbo, la compagna con la quale divide la stanza dell’hotel Cosmos, chiudendo la propria avventura moscovita con 73.200 (FU 24.700 – CE 23.250 – PA 24.475 – NA 24.025). “Ha perso almeno un punto e mezzo saltando un equilibrio – ci spiega l’allenatrice dell’Aurora di Fano Nani Londaridze – Per questa ragione il punteggio della difficoltà è così basso. Non posso dire che sia andata male, ma non è stata perfetta come avrei voluto. Abbiamo lavorato tanto per arrivare qui in forma, preparate. Devo ammettere che speravo in qualcosa di meglio. Il livello è altissimo, le tre russe, la Staniouta e la Maksymenko sono di un altro pianeta. Per una debuttante come Martina è stato molto importante lavorare al fianco di ginnaste tanto brave. Mi auguro che possa tornarle utile in futuro, che possa acquisire un pizzico di sicurezza in più”. Anche la diretta interessata è della stessa opinione, benché, al di là delle mancate finali, ciò che le brucia maggiormente è ancora quella perdita al cerchio. “Ho imparato a mie spese – ci dice con un sorriso più amaro del solito – che basta un attimo di distrazione per gettare al vento un anno di lavoro. Ne farò tesoro per la prossima stagione”. A proposito della Febbo, il derby perso in extremis con la collega siciliana non può inficiare un ruolino mondiale tutto sommato positivo. Tra l’altro il 24.325 (D. 7.975 – A. 8.150 – E. 8.200) alla palla è la conseguenza di una storta sulla rincorsa finale che ha impedito alla teatina di eseguire gli ultimi due salti, perdendo un punto buono sulla difficoltà. “Altrimenti sarebbe arrivato di certo un 25 – ci tiene a precisare Germana Germani – Sono comunque soddisfatta della partecipazione di Federica. Nel 2009 era più piccola di adesso, sono convinta, pertanto, che questo possa rappresentare il suo vero punto di partenza”. L’abruzzese torna così a Chieti con un 73 tondo (FU 24.450 – CE 23.950 – PA 24.325 – NA 24.225) e la consapevolezza di aver dato il suo contributo per il 248.750 (FU 75.00 – CE 72.700 – PA 74.050 – NA 74.200) finale dell’Italia. Un punteggio che difficilmente ci permetterà di ripetere l’8ª piazza del Giappone, salvo clamorosi inciampi, nel pomeriggio, delle atlete polacche. In serata, poi, si assegnano le medaglie di palla e nastro, con le migliori otto per ciascun attrezzo (Diretta su Rai Sport 1 dalle 16.20 ora italiana). Nel frattempo le farfalle della squadra, giunte a Mosca nella nottata di ieri dopo un lungo viaggio, stanno già dispiegando le proprie ali nella training hall. Dopo le pratiche di accreditamento e l’allenamento mattutino dalle 11.30 alle 13.00, la Santoni e compagne torneranno al lavoro dalle 19.00 alle 20.30, mentre domani le attende fino a mezzogiorno la prova della pedana di gara. Una pedana rialzata, molto buona, a sentire i commenti delle individualiste, che, ci auguriamo, possa esaltare le qualità tecniche e stilistiche del team iridato.