Al termine di una gara pulita, senza particolari errori, la nazionale azzurra di Ginnastica Artistica maschile con il punteggio complessivo di 349.625 (SB 56.466; CL 56.266; CM 57.698; AN 59.632; VO 62.998; PA 56.565) si piazza in 10ª posizione, ad appena mezzo punto dalla Romania (350.134) e, soprattutto, a 6 decimi dalla Francia (350.284), ultima delle ammesse alla final eight. Le qualifiche sono state dominate dalla Cina, leader con 362.482. Alle spalle dei campioni olimpici il Giappone (361.400), gli Stati Uniti (357.092) e poi, a seguire, le altre cinque che giovedì (Diretta Rai Sport 1 dalle 17.00 alle 20.00) si ritroveranno nell’epilogo del concorso a squadre: Gran Bretagna (357.033), Germania (353.683), Russia (355.076), Corea (352.042) e Francia. A livello individuale Matteo Morandi centra la “sua” finale, con il 4° punteggio agli anelli (15.500), alle spalle dell’iridato di Pechino 2008 Yibing Chen (15.966), dell’altro cinese Mingyong Yan (15.700) e del nipponico Yamamuro (15.633). Un piazzamento che lascia intatte le speranze di un podio mondiale per il campione europeo di Birmingham. La gara è in programma sabato 23 e sarà trasmessa in diretta su Rai Sport 2 dalle 13.00 alle 16.15. Al sergente dell’Aeronautica Militare, così come al commilitone Enrico Pozzo non è riuscito, per un soffio, di entrare tra i migliori 24 dell’All-around. Gli azzurri guidati da Maurizio Allievi, Andrea Sacchi e Marco Fortuna escono dunque a testa alta dall’Ahoy di Rotterdam, certi di recitare, l’anno venturo, ai Mondiali Tokyo, un ruolo da protagonisti. “Sono contento della mia prestazione sul castello – ha dichiarato Matteo Morandi – Chen è forse irraggiungibile, ma con gli altri posso giocarmela. Intanto mi fa molto piacere che la Commissione Tecnica mi abbia riconosciuto l’originalità di un elemento al corpo libero.Quella ribaltata con un giro e mezzo che ho eseguito nella prima diagonale da oggi sarà segnata con il mio nome all’interno del Codice Internazionale dei Punteggi. Dopo il “Cassina” alla sbarra, dunque, adesso c’è anche il Morandi al corpo libero, a testimonianza della creatività della scuola italiana in generale e di Maurizio Allievi in particolare”. Su 45 Paesi partecipanti l’Italia non solo riesce a raggiungere l’obiettivo minimo di rientrare tra le 24 che nel 2011 si giocheranno nella rassegna giapponese gli otto pass diretti per i Giochi di Londra, ma, finendo nel novero dei migliori 10 al mondo, ha buone chance di mantenere questo ranking, se non di migliorarlo, magari puntando sul rientro di Cassina, e di strappare quindi uno dei rimanenti 4 posti olimpici, in palio nel test event londinese del gennaio 2012. “Alla vigilia avrei messo la firma su un risultato del genere – dichiara Maurizio Allievi – L’obiettivo di squadra era prioritario, ma per pochi decimi di scarto avremmo potuto portare in finale anche Alberto Busnari al cavallo con maniglie e Matteo Angioletti agli anelli. I ragazzi sono stati davvero bravi, a cominciare dall’esordiente Mattia Tamiazzo e dal nostro campione assoluto, Paolo Ottavi. Gli altri due che si sono fati carico di lavorare su tutti gli attrezzi”. Ad Aarhus 2006, nel mondiale speculare a questo dello scorso quadriennio, il gruppo della Maschile si piazzò al 15° posto, ponendo le basi del successivo 10° posto a Stoccarda, l’anno seguente, che ci portò a Pechino. Come per la Femminile, dunque, l’avventura azzurra inizia meglio di quattro anni fa, nonostante, nel caso degli uomini, l’inesorabile fluire del tempo. Se la strada per oltrepassare la Manica si fa oggi leggermente in discesa il merito è di una programmazione federale, sia tecnica che politica, che ha saputo gestire al meglio le poche risorse a disposizione.