Rotterdam - La sindrome cinese blocca Giappone e Germania
Nella ginnastica artistica maschile, in tre anni, non è cambiato nulla. A Rotterdam, infatti, si ripropone lo stesso identico podio della precedente rassegna a squadre, quella di Stoccarda 2007, con la Cina (274.997) oro mondiale, davanti a Giappone (273.769) e Germania (271.252). La medaglia di legno va agli Stati Uniti, quarti con 268.012. A seguire la Francia (263.468), la Russia (263.170), la Gran Bretagna (261.103) e la Corea (259.952). Non basta, dunque, la classe dell’iridato individuale Uchimura al team nipponico per superare i campioni olimpici cinesi, che, a parte i Giochi di Atene (vinti proprio dal Giappone) e il Campionato del Mondo di Ghent 2001, dominano la scena da 10 anni. Lu Bo, Feng Zhe, Zhang Chenglong, Chen Yibing, Teng Haibin e Yan Mingyong, partendo dal corpo libero, hanno dominato in tre dei sei attrezzi previsti dal Codice – al suolo, agli anelli e alle parallele – faticando un po’ soltanto al cavallo con maniglie, dove ha giganteggiato il britannico Louis Smith. Grandi anche gli acuti del coreano Hak Seon Yang al volteggio e dei due giapponesi: la stella di Nagasaki, Kohei Uchimura, al corpo libero, e il compagno Koji Uematsu, alla sbarra, un solo decimo davanti al tedesco Hambuechen. Archiviato il programma a squadre, da domani si parte con i concorsi individuali: la finale a 24 uomini (diretta su Rai Sport 1 dalle 16.00 alle 18.30) e quella donne (in onda sullo stesso canale dalle 19.30 alle 21.30) con le azzurre Vanessa Ferrari ed Elisabetta Preziosa.