Anversa - Uchimura, l'Impero del Sole non tramonta mai
Kohei Uchimura conquista la medaglia d’oro nel Concorso generale maschile ed entra di diritto nella storia della Ginnastica Artistica come il più forte di tutti i tempi. Nessuno mai, prima di lui, aveva vinto quattro titoli iridati, per di più consecutivi. Il 24enne di Nagasaki, dopo l’oro all-around ai Giochi Olimpici di Londra, si ripresenta ad Anversa (dove nel lontano 1903 si disputò la prima rassegna della FIG) con sei giri da 91.990, difendendo una leadership iniziata ai Mondiali di Londra nel 2009 e proseguita nelle edizioni di Rotterdam 2010 e Tokyo 2011. Come in una gara di Formula Uno Uchimura prende il largo fin dalla prima rotazione con un esercizio al corpo libero da 15.558. Difficile per gli inseguitori stagli dietro, a cominciare dal connazionale Ryohei Kato, classe 1993, argento con il totale di 90.032. Terzo posto per il tedesco Fabian Hambuechen a quota 89.332. L’imperatore Uchimura, che iniziò a fare ginnastica all’età di tre anni nella palestra del padre prima di trasferirsi nella capitale nipponica agli ordini dell’olimpionico Naoya Tsukahara, è stato il migliore dello Sport Paleis anche agli anelli (15.100) e al volteggio (15.333), cedendo sulla sbarra solo ad uno specialista come Hambuechen (15.533 contro il 15.933 del vice campione olimpico) nelle parallele (15.333) alla coppia pari merito composta dal cinese Zhoue e dal colombiano Calvo Moreno (entrambi a 15.400), e sul cavallo (15.133) al britannico Max Whitlock (artefice di un 15.633 e giunto a tre decimi dal podio generale con 89.031). Nessun italiano in gara, d’altra parte l’unico ad aggiudicarsi una medaglia in questa difficile specialità fu Romeo Neri a Budapest nel 1934. Domani, invece, nella finale a 24 femminile, dalle 20.00 alle 21.45 (differita su Rai Sport 2 dalle 21.20) vedremo in azione l’oro ad Aarhus 2006 Vanessa Ferrari, a partire dalle parallele, e l’altra nostra finalista di Londra, Carlotta Ferlito, dalla trave.