Un’Italia stoica, più forte degli acciacchi e degli imprevisti, vince alla baionetta un meraviglioso argento di squadra ai Giochi del Mediterraneo. Assente Ludovico Edalli, protagonista dello stesso risultato nel 2013 a Mersin, e con Lorenzo Casali non al meglio, il gruppo di Giuseppe Cocciaro, accompagnato in pedana da Paolo Pedrotti e Marco Fortuna, si stringe attorno ai suoi senatori: il campione del mondo al corpo libero Nicola Bartolini e il vice agli anelli Marco Lodadio, conquistando la piazza d’onore di Orano con il totale di 246.100. In testa, come da pronostici della vigilia, la Turchia con 251.250, mentre il bronzo finisce al collo dei Francesi che con 242.900 tengono giù dal podio la Spagna (241.900) e, a seguire, l’Egitto (236.600), Cipro (236.050), la Grecia (231.900) e il Portogallo (230.450). I nostri ragazzi partono agli anelli e di fatto costruiscono il loro miracolo sui primi quattro attrezzi, per poi giocare in difesa a corpo libero e al cavallo. Sul castello Matteo Levantesi (13.00), Casali (13.30) e l’aviere di Frascati (14.60) si presentano con un 40.900, dietro Turchia ed Egitto. Resta fuori il 12.90 di Nicola, pronto però a trascinare i compagni sulla rincorsa dei 25 metri. Il fenomeno sardo mette a segno un due e mezzo da 14.65 per la squadra e poi uno Yurchenko con due avvitamenti da 14.05 per la finale di specialità. Bene anche Levantesi con il suo Roche da 14.40 e lo tsukahara con il doppio da 14.10. Il due e mezzo di Lorenzo da 14.30 rende ininfluenti il 13.60 e le mani a terra di Lodadio sul Dragulescu. Il totalone di 43.25 che ne consegue è il migliore dell’ottetto al volteggio. E la magia prosegue sugli staggi simmetrici dove l’ItalGam è seconda, e di appena quattro decimi, soltanto alla Turchia (43.25 contro il loro 43.65). Merito del 14.15 di Casali, del 14.75 di Levantesi e del 14.35 di Giannini, bravo, quest’ultimo, a farsi trovare psicologicamente pronto dopo il forfait di Edalli – non proprio uno facile da sostituire, soprattutto per un giovane come Lay. Non entra quindi nel computo del gruppo il 14.05 di Bart, che alla successiva sbarra però collezionerà un bel 13.25, pari merito con Lorenzo Casali. Cinque centesimi dietro ecco Giannini con 13.20, che il 13.60 di un Levantesi in versione ultimo samurai renderà superfluo. Morale della favola, un altro complessivo con il 4 davanti (40.1 per la precisione). Meglio e di poco fanno solo i soliti turchi (40.55), guidati dalla coppia d’assi Asil e Onder. A questo punto non possiamo sbagliare nulla. Cresce nel team la consapevolezza di poter cancellare il legno di Tarragona 2018. I ginnasti italiani, sotto gli occhi del Segretario generale Roberto Pentrella, su quel podio ci vogliono restare. Al corpo libero, d’altra parte, abbiamo il migliore del pianeta. L’avvio però suona sinistro. Levantesi cade due volte, sul doppio avanti carpiato e sul triplo avvitamento. Il suo 11.40 sembra destinato all’esclusione, invece l’ulteriore caduta sul doppio avanti di Lodadio, con botta al ginocchio e conseguente spavento, lo riporta nel totale. Per Marco sembra nulla di grave anche se non ha concluso il suo esercizio. Casali ottiene un onesto 13.30, ma è il nocchiere Nicola a tenere in piedi la barca italica in un Mediterraneo improvvisamente in tempesta, con il suo 14.60. La FGI incassa un 39.2, il quinto parziale e tiene botta. All’orizzonte spunta il temutissimo cavallo con maniglie. Ma mentre i turchi festeggiano l’oro sul quadrato centrale, tra caroselli e bandiere, il nostro quartetto doma la paura e l’attrezzo, restando in scia dei campioni. Metteo sbaglia l’uscita e il suo 12.65 sembra aprire uno spiraglio ai francesi. Casali lo chiude subito con il suo 12.95. Il 13.70 di Nicola rende il divario incolmabile e a quel punto irrilevante l’altro errore di Lay Giannini (11.70). Sulla sella a maniglie scriviamo un 39.30 con cifre placcate d’argento e scatta la festa. Si corre a Casa Italia per celebrare il risultato insieme al resto della delegazione Coni. Scritta un’altra bella pagina di storia federale. La Maschile è Silver che in questo caso significa TOP.