The Kihinkan - Takanawa Manor House”: è questa la sede di Casa Italia ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Scelta tra oltre 60 location la struttura, collocata a circa 10 chilometri dal Villaggio Olimpico e dal Main Press Center, nel quartiere di Minato-ku, uno dei ventitré che compongono la capitale, è caratterizzata da un’architettura stile liberty di inizio del secolo scorso. Totalmente finanziata dai partner di Italia Team del CONI, come già accaduto a Rio 2016 e PyeongChang 2018, è un progetto in continua evoluzione che si nutre di passione e delle storie dei Paesi dove si disputano i Giochi, creando un legame indissolubile tra la cultura italiana e quella locale. "Non conoscevo Casa Italia - ha dichiarato Malagò nel corso del soft opening di ieri alla presenza del membro CIO, nonché Presidente dell'IBSF e dell'Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Invernali, Ivo Ferriani, i membri CIO onorari Franco Carraro e Mario Pescante, il Presidente dell'Associazione delle Federazioni degli Sport Olimpici Estivi Francesco Ricci Bitti e il Presidente della Federazione Internazionale Baseball e Softball, Riccardo Fraccari – Il direttore Marketing e Sviluppo Diego Nepi è il vero padrone di casa e si conferma una scelta vincente. Abbiamo dato il nostro tocco, lo stile italiano. Se siamo stati così volenterosi e desiderosi di organizzare Casa Italia è perché' abbiamo precisi accordi, contratti con questa formidabile lista di aziende che ci hanno dato fiducia da molto tempo e continueranno per altri anni. In considerazione delle restrizioni che stiamo vivendo, avere oggi Casa Italia è veramente un valore aggiunto: si è fatto e si sta facendo il massimo per consentire un’attività corporate e sviluppare rapporti e relazioni anche in considerazione di Milano-Cortina". A causa dell’emergenza sanitaria e dei protocolli restrittivi applicati dal Governo giapponese gli atleti potranno raggiungere il quartier generale azzurro soltanto dopo aver finito tutte le proprie gare, entro le 48 ore della loro partenza obbligata. Una volta lasciato il Villagio infatti non sarà più possibile farvi ritorno, nel rispetto dell’incolumità e della bolla per i partecipanti ancora in competizione. "Saranno due settimane complicate, difficili, ma mi sento di dire anche belle. Spero che ognuno di noi possa ricordarle e dire 'io c'ero'. Il mondo non può fare a meno delle Olimpiadi, molti sport non possono non avere questa vetrina. Dobbiamo vincere più di 8 medaglie d'oro, anche se non è facile. E poi dobbiamo superare quota 30 medaglie complessive". Questo l'obiettivo posto dal numero uno dello sport italiano, ufficialmente al via questa sera (le 13 in Italia) con la cerimonia d’apertura. Malagò, infine, ha annunciato una campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione contro il Covid-19 con i vincitori delle medaglie d'oro ai Giochi di Tokyo2020. Nata su spunto del Cio, l'idea è era stata anticipata da un video girato ai tempi del lockdown con gli atleti che ringraziavano medici e infermieri. Un video che ha spopolato sui social. Crescono nel frattempo i positivi al Covid-19. Il comitato organizzatore dei Giochi ha segnalato 12 nuove positività relative alle Olimpiadi, con due casi che riguardano atleti stranieri residenti nel villaggio. Finora sono 87 le persone positive associabili alle Olimpiadi, un numero al quale bisogna aggiungere i quattro casi rilevati negli altri municipi che ospitano campi di allenamento. Proprio al fine di preservare la salute degli atleti, la Guinea aveva inizialmente rinunciato a Tokyo2020. Ieri, invece, è arrivato il dietrofront: saranno regolarmente in gara i cinque rappresentanti del Paese dell'Africa occidentale.