La certezza è che il livello della Ritmica mondiale si sta alzando costantemente, lo dimostrano le ultime tappe di World Challenge Cup. L'obiettivo è non sbagliare assolutamente niente, perché ogni mezzo passo falso può costare tanto, soprattutto se all'orizzonte c'è il Mondiale di Baku (16-22 settembre) e poco oltre i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Nella giornata delle finali a Kazan in Russia, le ginnaste italiane lo hanno imparato a loro spese. Le Farfalle azzurre dell'allenatrice nonché Direttrice Tecnica Emanuela Maccarani sono state meno brillanti del solito sia alle 5 palle che nel misto con 3 cerchi e 4 clavette e non hanno saputo dire la propria al cospetto di rivali non perfette ma più pulite nelle esecuzioni. Meglio nel misto la Squadra Nazionale di Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Agnese Duranti, Martina Santandrea, Letizia Cicconcelli e Anna Basta, in cui si è piazzata quinta con 26.150. Due perdite e qualche imprecisione di troppo nelle traiettorie e nelle collaborazioni, invece, per gli avieri dell'Aeronautica Militare alle 5 palle, una finale chiusa purtroppo in ultima piazza con 24.250 punti. La Russia vince appunto alle palle – seconda la Bulgaria e terzo il Giappone – ma il gruppo padrone di casa cede lo scettro proprio alla Bulgaria nel misto, in un podio completato da Russia e da Israele.


Purtroppo al Kazan Gymnastics Centre non hanno brillato neanche le individualiste azzurre. Sfortunata Milena Baldassarri nella finale alla palla, chiusa a un passo dal podio e da una possibile medaglia di bronzo. La ginnasta cresciuta nella Faber Fabriano ha chiuso al quarto posto con 20.050 ma a quasi due punti dalla bulgara Boriana Kaleyn. Per l'aviere del Gruppo Sportivo di Vigna di Valle, allenato da Julieta Cantaluppi e Kristina Ghiurova, medesimo punteggio nella seconda finale alle clavette, valido però soltanto per il sesto posto. Alessia Russo, invece, ha disputato la final eight al nastro ma non è andata come avrebbe sperato la teatina. La ginnasta dell'Armonia d'Abruzzo, seguita da Germana Germani e fresca medaglia d'argento nella specialità all'Universiade di Napoli 2019, è incappata in una sequenza di errori che non le hanno permesso di andare oltre il 14.100. Continua a dominare la russa Dina Averina, vincente in tutte le finali e sempre seguita dalla gemella Arina.

Credit: Simone Ferraro/FGI - Viktor Hamza/FGI