Lara Mori quarta e Carlo Macchini ottavo. Si chiude così per i colori azzurri, senza medaglie ma tanta soddisfazione, la trasferta di Coppa del Mondo di Cottbus. Nel quarto posto conquistato dalla montevarchina Lara Mori c’è tanta bravura, ma pure un pizzico di rammarico, anzi forse la dose di amarezza è poco più di un solo pizzico. Quel doppio carpio scarso, in chiusura di esercizio, concluso con tre passi in avanti, è certamente costato almeno la medaglia di bronzo alla ginnasta dell’Esercito allenata da Stefania Bucci. Peccato perché il resto dell’esecuzione era stata da manuale, con il pubblico tedesco, che forse ammaliato dal suo ritmato accompagnamento musicale, aveva molto apprezzato la sua performance. Il 13,333 (D.5,6) strappato alle giurie è un punteggio di un solo decimo inferiore a quello conquistato dalla polacca Marta Pihan Kulesza, vecchia conoscenza delle pedane italiane. Doppietta brasiliana invece per oro e argento con Flavia Saraiva e Jade Barbosa a far festa sul podio. Comunque sia trasferta da incorniciare per la capitana azzurra che con questa competizione chiude di fatto il suo straordinario 2018, che l’ha vista mettersi in mostra per regolarità e bravura in tutte le rassegne dove è stata chiamata a vestire il body della nazionale. Una caduta nel salto Kovacs è purtroppo costata un miglior piazzamento al marchigiano della Ginnastica Fermo ’85, Carlo Macchini, in una finale alla sbarra di altissimo livello. Macchini, allenato da Marco Fortuna, al suo debutto in una finale di Coppa del Mondo, ha ottenuto punti 12,466 (D.5,6), finendo lontano dai primi. La gara è stata vinta dal campione del mondo in carica Epke Zonderland (14,866) che ha conquistato la medaglia d’oro precedendo il croato Srbic (14,733) e il nipponico Miyachi (14.533).

Foto Ricardo Bufolin/FGI