La Coppa del Mondo di Ginnastica Ritmica torna su La7. Per il secondo anno consecutivo la tappa italiana della World Cup Series di Ginnastica Ritmica andrà in onda, in diretta, sulla tv del gruppo Cairo Editore. Domenica 5 aprile, da circa le 14.00 in poi, gli appassionati dei piccoli attrezzi potranno seguire le finali individuali e di squadra della dodicesima edizione della rassegna di Pesaro. Dalla Vitrifrigo Arena, con il commento di Ilaria Brugnotti e Marta Pagnini, assisteremo al primo vero confronto internazionale sulla road to Tokyo 2020 tra le più grandi étoile del pianeta e i gruppi più forti, tra l’altro con i nuovi esercizi. Un passaggio fondamentale in vista dell’Olimpiade di agosto. Tutto rigorosamente live su La7, una televisione generalista che ha creduto nella ginnastica in generale e ha puntato sulla ritmica in particolare, facendo registrare un ascolto medio, nel 2019, di 373.000 unità con il 2.4% di share. La sfida di quest’anno è quella di migliorarsi, superando il 3%. Non è la prima volta che le nostre discipline dimostrano di saper attirare il grande pubblico e la Federazione ha trovato di nuovo il modo di valorizzare la propia immagine e quella dei suoi sponsor, a cominciare da Freddy, Bionike, Fastweb e Casio con il marchio BabyG. Al di là delle straordinarie evoluzioni di Alessia Maurelli e compagne, che comunque si presenteranno all’appuntamento casalingo più in forma e competitive che mai, e a prescindere dalla presenza in pedana di Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri, che però a loro volta hanno tutte le carte in regolare per salire su un podio di specialità, come fatto ai Mondiali di Sofia nel 2018, sarà fondamentale vincere la gara dell’auditel, contro avversari da record come Buona Domenica e Domenica Live. Tutti coloro che per qualunque ragione non riuscissero a raggiungere la città di Rossini, si segnino pertanto la data del 5 aprile, perché li vogliamo davanti alla televisione. Perché non c’è solo da tifare per le Farfalle, ma bisogna dare un piccolo schiaffo morale a quanti, per troppo tempo e a torto, ci hanno voluto dipingere come uno sport minore!