Rullo di tamburi. Si accendono i riflettori sui superman dei grandi attrezzi. L'ucraino Oleg Verniaiev, campione europeo all-around 2015 e 2017, al rientro dopo un intervento chirurgico, il campione del mondo in carica il russo Artur Dalaloyan e il suo compagno di squadra Nikita Nagornyy, che ha recentemente vinto 6 dei 7 titoli nazionali disponibili, erano tra i protagonisti più attesi. Senza dimenticare icone immortali nelle singole specialità come il tre volte iridato e olimpionico alla sbarra, l’olandese Epke Zonderland, il suo erede svizzero Oliver Hegi, il numero uno britannico al corpo libero Dominick Cunningham e i suoi connazionali Max Whitlock e, agli anelli, Courtney Tulloch. Poi c’erano Harutyun Merdinyan, Igor Radivilov, Rayderley Zapata, Saso Bertoncelj, Samir Ait Said, Tin Srbic, Marcel Nguyen, Artem Dolgopyat, Aleksandr Shatilov e Andrey Medvedev, la superstar rumena Marian Dragulescu, i turchi Ferhat Arican, Ahmet Onder e Ibrahim Colak, e i russi Vladislav Poliashov, Dmitriy Lankin e Denis Ablyazin. Insomma di stelle all’appello ne mancavano davvero poche e i cuori del pubblico di casa erano tutti per Marta Pihan-Kulesza e suo marito Roman Kulesza, che vivono e si allenano proprio a Stettino. Alla Netto Arena si è sfidato il gotha dell’Artistica del Vecchio Continente. E in un contesto così elevato non hanno affatto sfigurato i ragazzi di Giuseppe Cocciaro. L’ItalGAM, dopo la buona partenza con Edalli e Macchini, è tornata in pedana, nella seconda suddivisione, alla sbarra… la confort zone di Carlo Macchini. Il fermano alza il braccio e firma un 14.333. Prima di lui aveva aperto Nicola Bartolini con un 12.700 di rimessa, in attesa del contropiede sul prosieguo del Concorso Generale. Al secondo giro arriva invece la confort zone di Nick che mette a segno un sontuoso 14.466. Al suo fianco questa volta c’è Marco Sarrugerio che non va oltre il personale di 12.966. Il cavallo non disarciona i nostri principi azzurri. “Barto” aggiunge altri 13.333 punti e arriva al giro di boa con il totale di 40.499, dando quasi un punto al connazionale Mozzato, che dopo tre attrezzi aveva messo insieme un 39.532. Macchini da parte sua strappa un 13.700. Nella quarta rotazione l’Italia allenata da Maurizio Allievi con Paolo Siviero, Gianmatteo Centazzo e Gigi Rocchini, si sposta agli anelli. Nicola supera l’ostacolo con 12.300, ma è su Marco Lodadio, bronzo mondiale a Doha lo scorso ottobre, che si accendono i riflettori e si scaldano gli animi, non solo a Civitavecchia, dove si allena tutti i giorni sotto gli occhi del Capodelegazione Pierluigi Miranda. L’aviere di Frascati con 14.733 si piazza alle spalle di Igor Radivilov e di Vahagn Davtyan, superando in un colpo solo altri tre armeni. Considerato che i primi quattro sono racchiusi in poco più di un decimo, in finale ne vedremo delle belle! L’unico a tentare l’accesso alla finale al volteggio era Bartolini, che alla quinta rotazione mette in fila uno Tsukahara teso con due avvitamenti e mezzo da 14.433 e uno Yurchenko con doppio avvitamento da 14.300, per una media di 14.366. Sugli staggi pari si concludono le qualifiche italiane. Marco Sarrugerio saluta con un buon 14.166. Mentre Nicola con il suo 12.500 si ferma a quota 79.898, terzo italiano nell’All-around e quindi già fuori dalla finale a 24 di venerdì. Agli European Games di Minsk vola Nicolò Mozzato!

FOTO SIMONE FERRARO / FGI

ALL AROUND

CORPO LIBERO

CAVALLO CON MANIGLIE

ANELLI

VOLTEGGIO

PARALLELE PARI

SBARRA

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