Vanessa Ferrari non dimenticherà mai quella sfortunata finale al Mondiale di Montreal 2017. E va bene così, perché da lì la stella di Orzinuovi è rinata come una fenice ancora più forte. Dopo 500 giorni da quel bruttissimo infortunio, che l’ha tenuta fin troppo lontana dalla tanto amata pedana, il talento azzurro è tornato a gareggiare e a vincere, come al solito. Lo ha fatto nella tappa di World Cup 2019 a Melbourne, conquistando la medaglia d’oro nella finale di specialità al corpo libero e mettendo un primo importante tassello verso la qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

“Sono molto contento per Vanessa, che si è messa di nuovo in gioco alla sua età e con quello che ha passato per via degli infortuni: l’obiettivo è centrare la qualificazione al corpo libero per l’Olimpiade nipponica”, ha raccontato alla Federginnastica il Direttore Tecnico Nazionale Enrico Casella. “L’abbiamo gestita al meglio, a Melbourne è arrivato il momento giusto per tornare in pedana. Non è stata una trasferta facile, ha preso fiducia – ha analizzato il DTN della femminile - anche se ha ancora un po’ paura di rifarsi male. Però ha dimostrato di nuovo di poter essere in gara e intanto abbiamo portato via 30 punti, importantissimi per la futura qualificazione. Avrà un anno di tempo per migliorare, senza forzare”.

Parole di incoraggiamento anche per Martina Rizzelli, compagna di avventura della Ferrari nella tappa australiana della Coppa del Mondo, qualificante per Tokyo 2020. L’altra azzurra, che aveva strappato il pass per la finale alle parallele asimmetriche, è stata vittima di una caduta che ne ha compromesso la gara: “Dispiace per Martina, perché aveva conquistato una bella finale – ha sottolineato Casella – ma l’importante è provarci. La tappa ci ha dato quello che speravamo, più che vincere non avremmo potuto fare!”.

I prossimi appuntamenti che vedranno impegnate le azzurre saranno la World Cup di Baku (14-17 marzo) e quella di Doha (20-23 marzo) sempre qualificanti per la prossima Olimpiade.